Papa Francesco: agli artisti, “c’è una bellezza finta che è un trucco e un inganno”

“Siete chiamati a sottrarvi al potere suggestionante di quella presunta bellezza artificiale e superficiale oggi diffusa e spesso complice dei meccanismi economici che generano disuguaglianze”. È la consegna del Papa ai circa 200 artisti – tra pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, musicisti, registi e attori – partecipanti all’incontro promosso in occasione del 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani. “È una bellezza finta, cosmetica, un maquillage che nasconde invece di rivelare”, il monito di Francesco dalla Cappella Sistina: “In italiano si dice ‘trucco’ perché ha qualcosa dell’inganno. C’è anche una bellezza futile, artificiale e superficiale, persino ingannatrice”. “Voi vi tenete distanti da questa bellezza, la vostra arte vuole agire come coscienza critica della società, togliendo il velo all’ovvietà”, ha proseguito il Pontefice: “Volete mostrare quello che fa pensare, che rende vigili, che svela la realtà anche nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti che è più comodo o conveniente tenere nascosti”. “Come i profeti biblici, ci mettete di fronte a cose che a volte danno fastidio, criticando i falsi miti di oggi, i nuovi idoli, i discorsi banali, i tranelli del consumo, le astuzie del potere”, l’omaggio del Papa: “E spesso lo fate con l’ironia, che è una virtù meravigliosa. La Bibbia è ricca di momenti di ironia, in cui si prendono in giro la presunzione di autosufficienza, la prevaricazione, l’ingiustizia, la disumanità quando si rivestono di potere e a volte pure di sacralità. Fate bene a essere anche sentinelle del vero senso religioso, a volte banalizzato o commercializzato”.

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