Diocesi: Terni, domenica in cattedrale celebrazione per il centenario di mons. Franco Gualdrini

(Foto: diocesi di Terni-Narni-Amelia)

Nel centenario della nascita, le comunità ecclesiale e civile di Terni-Narni-Amelia ricordano il vescovo Franco Gualdrini, che è stato il pastore della Chiesa diocesana dal 1983 al 2000. Domenica 25 giugno, alle 18 nella cattedrale di Terni, mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, presiederà una solenne celebrazione eucaristica alla quale parteciperanno i sacerdoti della diocesi e alcuni ex alunni dell’Almo Collegio Capranica, dove mons. Guadrini è stato rettore dal 1964 al 1983. La messa si concluderà con la preghiera sulla tomba di mons. Gualdrini nella cripta della cattedrale di Terni.
In occasione del centenario sarà allestita una mostra fotografica per ricordare la vita e la testimonianza di mons. Gualdrini, pastore, padre, missionario, formatore, cultore delle arti e della spiritualità mariana, sempre vicino ai lavoratori e ai bisognosi.
Mons. Gualdrini, viene ricordato in una nota, è stato un vescovo di ampie vedute, con una signorilità di spirito, magnanimità verso gli altri, desiderio di vedere le cose con oggettività e senza paure. Consacrato vescovo sulla piazza della cattedrale di Terni il 22 ottobre 1983, ha guidato con energia e intelligenza la Chiesa locale fino al 4 marzo 2000. Non ha voluto avere uno stemma personale e, come a voler dire che i vescovi passano ma la Chiesa resta, ha in seguito dato uno stemma alla diocesi inglobando le immagini dei santi patroni delle tre diocesi unite. La sua vita sacerdotale è stata caratterizzata dall’impegno di educatore come rettore del seminario di Faenza per 11 anni e dell’Almo collegio Capranica di Roma per 19 anni. Per ventisette anni ha vissuto, con grande consapevolezza e impegno la consacrazione episcopale, nei primi diciassette anni vescovo di Terni-Narni-Amelia dedito a un ministero concreto, intelligente, intraprendente e poi a Santa Maria Maggiore come canonico della basilica romana.
Ha recepito le grandi istanze del Vaticano II: l’amore a Cristo, la centralità della Chiesa, la valorizzazione della Parola di Dio, il rapporto della Chiesa col mondo di oggi, l’ecumenismo, lo spirito missionario, l’amore preferenziale per i poveri. Amava i giovani, i grandi eventi e l’approccio propositivo e missionario.

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