Cure palliative: Cantagallo, il 24 e 25 giugno TuttoèVita Fest con inaugurazione della prima parte del Centro

Creare un’oasi di spiritualità e cura della persona, un rifugio di silenzio e conforto dove ricercare il luogo del cuore, la preghiera e l’incontro con l’Infinito: il sogno del Borgo TuttoèVita, che rinasce dai ruderi dell’antico Borgo di Mezzana sugli Appennini nella Valle di Bisenzio sta diventando realtà! Il 24 e 25 giugno, infatti, l’associazione TuttoèVita inaugurerà la prima parte del Centro. Saranno presenti mons. Giovanni Nerbini, vescovo di Prato, e rappresentanti delle diverse fedi e religioni a livello nazionale. Fra gli ospiti attesi il presidente della Regione Toscana, i sindaci di Cantagallo, Prato e di altri Comuni della Valle, nonché il presidente di Provincia e altri rappresentanti istituzionali, che porteranno il loro saluto. Ci saranno anche Vannino Chiti, già presidente della Regione Toscana, Silvia Costa, già presidente della Commissione Cultura e istruzione del Parlamento europeo, la cantante Alice, l’attrice Rosita Celentano, il cantautore Fabio Cinti, l’attore, comico e regista Roberto Ciufoli, Carlo Guaitoli, già direttore d’orchestra di Franco Battiato, Angelo Privitera, pianista collaboratore di Franco Battiato, il poeta e cantautore David Riondino, il pianista Emiliano Tosoche con la sua musica a 432 Herz, e tanti altri. Del mondo della cura saranno presenti i noti tanatologi (sono coloro che si occupa di fine vita) Francesco Campione e Ines Testoni, Franco Cracolici, medico agopuntore e esperto di Medicina tradizionale cinese, Marco Trabucchi, già presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria, e sua moglie Mariapia Garavaglia, già ministro della Sanità, diversi direttori di hospice e strutture delle Cure palliative e della Toscana, e rappresentanti della Federazione di Cure palliative e della Società italiana di Cure palliative.
L’appuntamento sarà ospitato al Borgo TuttoèVita, da sabato mattina a domenica sera. “Saranno due giorni – viene spiegato in una nota – dedicati alla spiritualità e all’ascolto di testimonianze sul lavoro pluriennali portato vanti da gli operatori ed i volontari dell’Associazione. Due giorni animati da esperienze, musica, spettacoli, teatro, e da chi ha dato vita all’opera di recupero del vecchio borghetto abbandonato, oggi luogo di accoglienza e ricostruzione”.

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