Diocesi: Vittorio Veneto, editoriale “L’Azione” dedicato al cambio di sacerdoti. “Non è un giro di valzer” ma “un percorso delicato e complesso”

“Decidere l’avvicendamento di un prete e il conseguente spostamento da una comunità ad un’altra non è una scelta che si prende a cuor leggero. Ogni decisione, in questo ambito, è frutto di un percorso delicato e complesso, che tocca la vita delle persone e delle comunità. Sono in gioco effetti e conseguenze che riguardano la vita del prete, certo, ma anche la vita delle parrocchie che sono coinvolte e, più complessivamente, la vita dell’intera diocesi. Non è affatto, quindi, un giro di giostra né, tanto meno, un giro di valzer”. Lo scrive don Alessio Magoga, direttore del settimanale della diocesi di Vittorio Veneto, “L’Azione”, nell’editoriale dedicato ai recenti cambi di sacerdoti nella diocesi. “Attualmente la Chiesa (e anche la nostra diocesi)”, scrive il direttore, sta attraversando un “calo numerico dei preti e l’innalzamento della loro età media (nella diocesi di Vittorio Veneto come in tutto il nord Italia, e non solo)”. Sono fenomeni che “stanno imponendo, come si è visto e come si vedrà nel prossimo futuro, delle modifiche profonde all’assetto delle nostre parrocchie”. “E’ chiaro che si tratta di un passaggio oneroso e difficile”, scrive don Magoga, che “richiede e richiederà dei tagli”. “Da evitare che questo processo di riduzione sia affidato a decisioni estemporanee o, peggio, all’urgenza e all’estro del momento”. Si tratta di una fase che richiede piuttosto “un processo di discernimento (parrocchiale o diocesano) per individuare insieme (preti, consacrati e laici) dove investire, nella pastorale, le energie a disposizione”. “Tutto questo – argomenta don Magoga – può generare un certo disorientamento in tutti: nei laici, nei consacrati, nei preti… È comprensibile. E magari si avverte anche un senso di nostalgia per quello che è stato ed ora non c’è (e non ci sarà) più. Tuttavia, con un po’ di coraggio, un po’ di fiducia nei confronti di chi ha il compito di guida, soprattutto un po’ di fede nell’azione dello Spirito che accompagna anche oggi la Chiesa, si può attraversare anche questa delicata e complessa fase storica”.

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