Parlamento Ue: Benifei, verso la “prima legge al mondo sulla Intelligenza artificiale”. Rischi e opportunità. Vestager, “momento storico”

Strasburgo, 13 giugno. L'intervento in aula di Brando Benifei (Foto Parlamento europeo)

(Strasburgo) “Una risposta concreta ai rischi che tecnologie potenti come l’intelligenza artificiale iniziano a mostrare”: questo il senso delle regole sulla Ia, cui il Parlamento ha lavorato negli ultimi mesi. Sono state illustrate oggi in emiciclo dagli eurodeputati Brando Benifei e da Dragos Tudorache, co-relatori della Relazione preparata a partire da una proposta della Commissione europea, e su cui voterà l’Eurocamera domani. Se avrà l’approvazione del Parlamento, diventerà base per i negoziati con il Consiglio per arrivare alla “prima legge al mondo in materia di Intelligenza artificiale”, ha spiegato Benifei. Senza voler frenare l’innovazione, la posizione del Parlamento pone “come punto fermo l’essere umano e i suoi diritti fondamentali, che devono rimanere il centro dell’approccio europeo all’Ia”. La proposta del Parlamento aggiorna alcuni elementi posti dalla Commissione, come la regolamentazione di sistemi tipo ChatGpt, a beneficio della trasparenza e contro i rischi di discriminazioni e di generazione di contenuti illegali; il watermarking per rendere identificabili i contenuti prodotti dalla Ia generativa; introduce l’obbligo per le aziende e le autorità pubbliche che usano una Ia ad alto rischio di effettuare una valutazione di impatto sui diritti fondamentali. Introduce anche il “diritto a un rimedio giudiziario”, in caso di impatto negativo sulla salute, sulla sicurezza o sui propri diritti fondamentali, e aggiunge ambiente, democrazia, Stato di diritto tra gli obiettivi da proteggere.
Obbligherà le aziende che vogliono utilizzare l’Intelligenza artificiale sul posto di lavoro di definirne i confini con i sindacati. “Ci batteremo con il Consiglio nei prossimi mesi, per difendere questo approccio e contrastare i pericoli alla nostra libertà che in troppe parti del continente è all’ordine del giorno”, ha aggiunto Benifei, senza farsi “influenzare da tentativi che potrebbero arrivare da grandi imprese o istituzioni governative”, nell’interesse degli europei.
La vice-presidente della Commissione europea Margrethe Vestager, presente in aula, ha definito “un momento storico” il dibattito di oggi e ha espresso apprezzamento per la relazione che rappresenta una “posizione di equilibrio”, utile per “creare fiducia e certezza legale affinché l’Ia si sviluppi in maniera virtuosa”. Apprezzamento espresso anche dal collega Thierry Breton per il quale “siamo il continente dal sistema democratico più adeguato per condurre questa regolamentazione equilibrata, responsabile e proporzionata”, anticipando l’esigenza di “arginare i rischi, pur sostenendo il progresso e l’innovazione”

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