Natalità: Bordignon (Forum famiglie), “autolesionistico non investire sui giovani”

“La crisi della natalità e lo squilibrio demografico in Italia hanno assunto una dimensione tale per cui una strategia di intervento rivolta alle famiglie non può tradursi in sole misure di politica sociale e assistenziale, ma deve assumere i contorni di una vera politica familiare, orientata anche alla promozione della natalità capace di coinvolgere i diversi settori e le forze migliori del Paese. Gli Stati generali della natalità, che abbiamo promosso insieme alla Fondazione per la natalità fin dalla prima edizione, sono il momento in cui le forze più dinamiche del Paese cercheranno di fare sintesi e di proporre programmazione di lungo periodo e azioni immediate per invertire la rotta”. Lo dichiara Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari, che domani mattina interverrà all’apertura della terza edizione degli Stati generali della natalità che si svolgeranno a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione.
“In questo panorama – prosegue – è strategico agire per dare un futuro alle giovani generazioni, creando un clima di fiducia e di speranza per far ripartire la natalità. Oggi, invece, 1 giovane su 3 fra 18 e 34 anni vive in famiglia con almeno un genitore (fonte Istat 2022)”. “Il 40% tra quelli che vive ancora con mamma o papà ha un’occupazione, ma spesso si tratta di contratti a termine, il 22% sta cercando un lavoro, mentre un altro 37% sta ancora studiando. Alla luce di questi dati – osserva Bordignon – è difficile invertire il trend demografico se non si riesce ad anticipare i tempi dell’autonomia e della progettazione”. Per il presidente del Forum delle associazioni familiari, “è autolesionistico non investire sui giovani e sul loro protagonismo nel mondo! L’Italia ha bisogno dei suoi giovani. È necessario predisporre un ecosistema che favorisca l’anticipazione delle autonomie, la piena libertà e responsabilità, per immaginare e realizzare progetti di vita che faranno il bene delle persone, delle famiglie e del Paese”. “Servono politiche integrate che insistano su università, politiche del lavoro, abitative, supporto alle startup e all’imprenditoria giovanile, servizi alle giovani coppie e più coraggio per mettere i giovani nella condizione di essere veramente generativi di futuro”, conclude Bordignon.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori