Finanze vaticane: nel 2022 sono state 128 le segnalazioni di “attività sospetta”

Nonostante il “difficile contesto” internazionale, l’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo “non ha cessato di essere incisiva”. Lo scrive Carmelo Barbagallo, presidente dell’Asif, nel Rapporto annuale 2022, diffuso oggi. “La giurisdizione vaticana, nella sua opera di supporto della missione del Santo Padre, ha continuato ad essere impegnata nell’azione di affinamento delle misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”, assicura il presidente dell’Autorità vaticana di supervisione e informazione finanziaria: “Sono stati perfezionati i meccanismi di spesa e rafforzati gli organismi di controllo; si va sempre più diffondendo, attraverso apposite iniziative formative, la conoscenza delle possibili minacce esterne e dei connessi presìdi procedurali e organizzativi”. Tra le attività dell’Asif, Baragallo segnala “l’intensità del lavoro di ampliamento del network di relazioni con le controparti istituzionali, attraverso la sottoscrizione di memorandum con le Unità di Informazione Finanziaria estere e la partecipazione attiva ai citati consessi internazionali”. Non meno importante, nell’ambito delle funzioni di intelligence finanziaria, il ruolo di approfondimento delle segnalazioni di “attività sospetta”, che nel 2022 sono state 128, di cui 124 provenienti dall’ente vigilato, due da autorità vaticane, una da un ente senza scopo di lucro e una da altri soggetti. I rapporti inoltrati all’Ufficio del Promotore di giustizia sono stati 19. In sintesi, per il presidente, le attività istituzionali dell’Asif hanno concorso ad “affinare le prassi della giurisdizione vaticana nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, così contribuendo al perseguimento dei più ampi obiettivi di integrità e trasparenza finanziaria”.

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