Migranti: Tavolo Asilo e Immigrazione e altre organizzazioni, “no a stato di emergenza e a conversione in legge del Decreto Cutro”. Manifestazione a Roma il 18 aprile

Il Tavolo Asilo e Immigrazione, insieme a decine di altre organizzazioni e reti impegnate nella promozione dei diritti di rifugiati e migranti tra cui Emergency, esprime ancora una volta il proprio dissenso sul Ddl 591/2023 di conversione del Dl 20/2023, cosiddetto Decreto Cutro, e chiama alla mobilitazione il 18 aprile a Roma. Il decreto, si legge nell’appello Invertire la rotta, “non affronta in alcun modo le vere cause che in questi anni hanno portato alla morte in mare di migliaia di persone. Al contrario, prevede condizioni peggiorative della condizione giuridica degli stranieri che arrivano in Italia, con il sicuro effetto di aumentare situazioni di irregolarità ed esclusione anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale”. In particolare si contestano i provvedimenti che mirano a smantellare la protezione speciale, a potenziare la rete dei Centri per il rimpatrio, a ostacolare il diritto al ricorso dei richiedenti asilo che ottengono un diniego. “Com’è possibile sostenere che queste misure preverranno il traffico di esseri umani? Si tratta invece, con tutta evidenza, di interventi che renderanno sempre più difficile il soggiorno regolare e una positiva integrazione in Italia e che contribuiranno alla criminalizzazione delle persone migranti, a detrimento non solo loro, ma dell’intera collettività”. “È fondamentale invertire velocemente la rotta e promuovere politiche eque ed efficaci sull’immigrazione e sul diritto di asilo – affermano -. Partendo dall’opposizione a queste norme, in un percorso che chiede ingressi legali, corridoi umanitari, garanzia dell’accesso alla procedura di asilo e all’accoglienza, abbandono delle politiche di esternalizzazione e dei loro scellerati risultati, come l’accordo con la Libia, salvaguardia delle vite in mare”. Le organizzazioni chiedono al Parlamento di “bocciare questo provvedimento, e al governo di modificare radicalmente gli interventi messi in atto e quelli recentemente annunciati, del tutto inadatti a gestire una crisi nel Mediterraneo destinata a peggiorare senza  provvedimenti adeguati della comunità internazionale”.
“Anche la dichiarazione dello stato di emergenza sull’immigrazione da parte del governo non fa che alimentare un dibattito lontano anni luce dalla realtà”, aggiunge Emergency. Dal 2014 al 2017 sono sbarcate 623mila persone, sono state presentate 400mila domande d’asilo e sono state registrate nel sistema d’accoglienza 528mila presenze (molte delle quali durate più di un anno). Negli stessi anni siamo arrivati ad ospitare più di 190mila persone senza che sia stata dichiarata alcuna emergenza: “Continuare ad usare l’immigrazione come argomento di campagne mediatiche volte a raccogliere facile consenso indicando sempre gli stessi capri espiatori, non solo non è nell’interesse del Paese, ma rischia di generare ulteriori problemi per la pubblica amministrazione e per i territori coinvolti, oltre che per le persone”, precisano. Il 18 aprile 2023, in concomitanza con il passaggio in aula del Ddl 591/2023 è stata convocata una conferenza stampa alle 12 presso l’Hotel delle Nazioni, in Via Poli 6, per proporre le alternative agli interventi del governo e della maggioranza. Subito dopo, alle 14, le organizzazioni convergeranno in Piazza Santa Maria di Loreto, vicino Piazza Venezia, alla manifestazione promossa insieme ad associazioni di tutta Italia.

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