Terremoto in Turchia e Siria: Unicef, “decine di scuole, ospedali e strutture mediche ed educative danneggiate o distrutte, forte impatto sui bambini”

“Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Migliaia di case sono state distrutte, le famiglie sono sfollate e sono esposte alle intemperie in un periodo dell’anno in cui le temperature regolarmente si abbassano sotto le zero e sono frequenti neve e pioggia gelata”. In una dichiarazione, diffusa oggi, il portavoce Unicef James Elder fa il punto della situazione dopo il sisma del 6 febbraio delle 4.17 che ha colpito Turchia e Siria. “Le famiglie sfollate in Siria nordoccidentale e le famiglie siriane rifugiate che vivono in accampamenti informali in Turchia sono fra le più vulnerabili mentre le temperature notturne continuano a scendere sotto lo zero. Nel nord-ovest della Siria c’era già una situazione emergenziale. Le comunità lottano con l’epidemia di colera in corso e forti piogge e nevicate. In questo contesto, caratterizzato da oltre un decennio di conflitto, questo terremoto è assolutamente insopportabile”. Elder parla di “decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini”. A riguardo Unicef è impegnata a garantire “ai bambini e alle famiglie colpite l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, fondamentali per prevenire le malattie nei primi giorni di una crisi; identificare i bambini separati e non accompagnati e lavorare per riunirli alla famiglia, oltre a fornire ai bambini un primo soccorso psicologico; assicurarsi che i bambini possano tornare in classe non appena sarà sicuro, impegno fondamentale per dare ai bambini una parvenza di normalità in mezzo al caos”. Garantito anche il supporto medico con l’invio di forniture di emergenza per le sale operatorie e forniture nutrizionali come biscotti ad alto contenuto energetico”. Per Elder “garantire il soddisfacimento dei bisogni nutrizionali dei bambini sotto i 2 anni e delle donne in gravidanza è fondamentale per evitare un ulteriore deterioramento del loro status nutrizionale”. In Turchia, gli sforzi sono attualmente concentrati “sulla ricerca e il salvataggio e l’Unicef si sta coordinando con il governo e la Presidenza per la gestione dei disastri e delle emergenze sulle necessità che emergono legate alla più ampia risposta umanitaria. Il nostro sostegno includerà kit per l’igiene, coperte e vestiti invernali”.

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