Terremoto in Turchia e Siria: Garrone (Fcei), “costernati e addolorati”. Al via raccolta fondi per aiuti umanitari

“Siamo costernati e addolorati per il tragico terremoto che ha colpito vaste aree della Turchia, della Siria e del Libano, una macroregione che almeno in parte soffre ancora gli effetti di una guerra che ha costretto alla fuga milioni di persone”: così si è espresso Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei). “Preghiamo per quanti sono rimasti senza una casa, non di rado profughi in un Paese straniero; per i soccorritori e quanti in vario modo si stanno adoperando per raccogliere aiuti – continua il presidente della Fcei – . Come Federazione delle Chiese evangeliche in Italia ci siamo messi in contatto con alcuni dei partner con i quali collaboriamo anche per i corridoi umanitari dal Libano e ci siamo assunti l’impegno a sostenere alcuni progetti di intervento immediato. Lo stesso stiamo facendo con Chiese e organizzazioni sorelle in grado di intervenire tempestivamente nelle zone colpite e di individuare progetti da sostenere oltre gli interventi immediati”. La Fcei ha aperto una sottoscrizione per la raccolta di fondi per interventi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. “Invitiamo – conclude Garrone – tutte le comunità evangeliche delle Chiese che aderiscono alla Fcei a dedicare, nel culto di domenica prossima, un momento specifico al ricordo delle vittime e alla preghiera perché il Signore aiuti individui e popoli provati da una così grande tragedia a trovare le risorse materiali e le energie fisiche e spirituali per portare soccorso e, nel tempo, avviare un processo di ricostruzione il cui esito dipende anche dal nostro impegno e dalla nostra generosità”.

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