Servizio civile universale: Caritas Mantova, 8 posti disponibili per esperienze nei Centri di ascolto del territorio

“Dopo 19 anni ritorna in Caritas mantovana il Servizio civile universale”. Nel dare l’annuncio, Manuela Daolio, responsabile dei progetti Caritas per i giovani, ricorda che ragazze e ragazzi dai 18 ai 28 anni compiuti interessati a vivere l’esperienza possono fare domanda attraverso la piattaforma Domanda on line entro e non oltre le 14 del 10 febbraio. I ragazzi verranno poi convocati a un pomeriggio formativo a cui seguiranno i colloqui di selezione.
“I posti disponibili – spiega Daolio – sono 8, distribuiti tra i Centri di ascolto di Suzzara, Mantova, Quistello, Poggio Rusco e Castiglione delle Stiviere”.
“A Mantova – rammenta la responsabile dei progetti Caritas per i giovani – il Servizio civile è stato presente fino al 2004 e ha visto avvicendarsi nelle varie opere segno circa 650 giovani, molti dei quali tuttora gravitano negli ambienti Caritas, alcuni come dipendenti, altri come volontari, altri ancora come simpatizzanti; lo stesso attuale direttore della Caritas diocesana ha mosso i suoi primi passi circa vent’anni fa nell’ambiente svolgendo il suo anno di servizio civile presso il Centro di ascolto cittadino (Casa San Simone), così come altri operatori tuttora attivi. Per loro, così come per molti dei ragazzi che negli anni hanno avuto la possibilità di svolgere un periodo di servizio di questo tipo (alternanza scuola-lavoro, Anno di volontariato sociale o esperienze estive), entrare nel mondo Caritas ha rappresentato una svolta e in molti casi ha condizionato le scelte di vita per il futuro”. “Il servizio in Caritas non è un semplice servizio di volontariato”, precisa Daolio, aggiungendo che “la Caritas è il luogo della pazienza, dell’accudimento al fratello, della custodia della differenza dell’altro. È uno spazio che permette di ritrovare umanità nella relazione di aiuto anche attraverso la caduta di ogni pregiudizio e intolleranza, sviluppando empatia verso l’altro, che può essere una persona fragile, un volontario più anziano, un ospite in difficoltà”.
I giovani che verranno selezionati si muoveranno tra i vari servizi che i Centri di ascolto mettono a disposizione delle persone in difficoltà sul territorio – mensa, distribuzione di generi (alimenti e indumenti), Empori della solidarietà, percorsi di accompagnamento e autonomia, progetti per favorire l’integrazione e la socializzazione, Orti solidali – e verranno anche coinvolti nella programmazione, nella promozione di eventi e attività, nella gestione pratica del Centro.

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