Terremoto in Turchia e Siria: p. Sosa (gesuiti), “solidarietà e condoglianze a famiglie e comunità colpite”

“Dopo il grave terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 febbraio ha colpito la Siria e la Turchia, la situazione rimane drammatica. La cattedrale di Iskenderun è crollata. Mons. Paolo Bizzeti, vescovo dell’Anatolia nella Turchia orientale, era fuori dal Paese in quel momento ma sta organizzando i soccorsi. P. Antuan Ilgit è sul posto e sta organizzando i soccorsi per i suoi parrocchiani. La situazione è fluida e viene costantemente aggiornata. Il quadro circostante è desolante: ospedali crollati o inagibili, mancanza di elettricità, collegamenti interrotti o molto difficoltosi”. È quanto si legge in una nota diffusa oggi pomeriggio dalla Curia generalizia della Compagnia di Gesù.
“Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà e le nostre condoglianze alle famiglie e alle comunità colpite dai recenti terremoti in Siria e in Turchia  ha dichiarato padre Arturo Sosa -. Il nostro cuore è con coloro che hanno perso i loro cari, le loro case e le loro comunità. Preghiamo per una pronta e sicura guarigione di tutti coloro che sono stati feriti e per il conforto di coloro che sono stati colpiti da questa catastrofe”.
Ad Aleppo, la comunità di tre gesuiti è fuggita dalla propria abitazione dopo il primo terremoto e si è unita agli altri residenti di Aleppo nel freddo gelido della notte. Molte case sono crollate. La gente si rifiuta di tornare nelle proprie abitazioni per paura di altre scosse. La Compagnia ha aperto le porte del nostro edificio di Aziziyé alle persone in cerca di un riparo. È una casa ben costruita. Il Jrs è alla guida della risposta dei gesuiti e ha già lanciato un appello per raccogliere fondi.
Il gesuita irlandese Tony O’Riordan, direttore del Jrs Siria, dice: “Sono appena arrivato (7 febbraio) ad Aleppo per guidare la valutazione delle necessità e la risposta tempestiva del Jrs. Sostenere la vita e la salute è la nostra priorità immediata e cercheremo di riaprire le nostre cliniche una volta che gli edifici saranno sgomberati dagli ingegneri nel corso della giornata. Continueremo inoltre a incrementare il nostro sostegno per la protezione di base dal freddo e dalle intemperie per le persone che non possono tornare nelle loro abitazioni. Aiutare le persone a rimanere mentalmente resilienti sarà la priorità successiva”.
Per maggiori informazioni e link per le donazioni in Turchia: www.amo-fme.org. Per maggiori informazioni e link per le donazioni in Siria: https://jrs.net/.

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