Servizi informatici: don Marchetti (Cei), “un linguaggio univoco con diocesi e parrocchie”

foto SIR/Marco Calvarese

“La grande sfida non è ottenere una soluzione tecnica ma partecipare a una visione”. Lo ha detto don Gianluca Marchetti, sottosegretario della Cei, aprendo il convegno nazionale del SiCei “Costruiamo insieme l’evoluzione digitale delle nostre comunità”, oggi pomeriggio, a Roma. “Vogliamo rilanciare l’impegno della Chiesa nel mondo digitale – ha spiegato -. La Cei è impegnata da tempo in prima persona in un proficuo rapporto circolare con le diocesi e con le parrocchie, con le realtà ecclesiali, per prepararle a sfruttare al meglio questo strumento di presenza ed evangelizzazione”.
Don Marchetti ha sottolineato come “il web può essere uno strumento di grande crescita e anche di pericolo, ma, se utilizzato bene per le finalità opportune e con quella consapevolezza necessaria, è senz’altro utile”. “C’è anche la finalità amministrativa delle attività delle parrocchie che trovano nello strumento informatico un’utilità – ha aggiunto -. Lo scopo che qui abbiamo è quello di coltivare un dialogo, non solo dare uno strumento tecnico. Vogliamo trovare una visione di insieme e creare questo spirito sindodale”. Soffermandosi sul dialogo con le parrocchie, il sottosegretario della Cei ha evidenziato anche l’utilità di “usare lo strumento informatico e farlo in modo coordinato, per avere un linguaggio univoco, un linguaggio chiaro”. “I protagonisti dei nostri processi sono le persone e le loro relazioni, mentre l’evoluzione degli strumenti digitali è al servizio delle nostre comunità. E meritano di essere conosciuta per perché siano utili alle nostre comunità”.

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