Benedetto XVI: card. Scherer (San Paolo), “il suo è stato un magistero di giustizia sociale ed etica ambientale”

Il card. Odilo Scherer, arcivescovo metropolita di San Paolo, esprime a Radio Vaticana/Vatican News tutto il suo senso di gratitudine verso Joseph Ratzinger, uomo che definisce “colto, mite, attento, sempre gentile e pronto ad ascoltare”. Lo fa partendo dai suoi ricordi personali, per arrivare a un testo fondamentale del pontificato di Benedetto XVI: l’enciclica “Caritas in veritate”. Al centro lo sviluppo umano integrale, l’attenzione per tutti i popoli, la necessità di sentirsi parte di un’unica, grande famiglia umana. “Ho avuto modo di incontrare diverse volte il card. Ratzinger sulla piazza di San Pietro, perché mentre io entravo alla Congregazione dei vescovi, spesso vedevo lui che attraversava la piazza per andare al Sant’Uffizio – racconta il porporato -. Mi salutava sempre, con poche parole e tanta gentilezza. Questo era il suo modo di essere, sempre molto attento. Anche da Papa lo è sempre stato quando parlava con qualcuno. Guardava in faccia, ascoltava, aveva una finezza nei rapporti personali che mi ha sempre molto colpito. Nel 2007 fu lui a nominarmi arcivescovo di San Paolo e poi, lo stesso anno, a crearmi cardinale. Ricordo ancora quando lo incontrai da Papa nella visita ad limina nel 2009 e poi in diverse riunioni. Ho sempre davanti agli occhi questa immagine di un uomo estremamente attento, sensibile, lì presente, dedicato alla Chiesa, alla sua missione. Questo è ciò che mi rimane di Papa Benedetto”. Nella “Caritas in veritate” Benedetto XVI parlò dello sviluppo umano, dell’economia, della finanza. “L’enciclica fa parte delle tre encicliche principali sulla fede, sulla speranza e sulla carità. Forse, almeno secondo il mio parere, la Caritas in veritate è stata quella meno letta in ambito ecclesiale. Andrebbe però ripresa perché lì sta il fondamento di quello che poi si è sviluppato nel post-Benedetto XVI, penso ad esempio alla Conferenza di Aparecida nel nostro continente. Temi ripresi e sviluppati anche da Papa Francesco, come nella questione della giustizia economica, della fraternità universale. Inoltre c’è la questione ecologica, l’etica ambientale. Occorre riprendere e approfondire quanto detto da Ratzinger”. In questo senso, prosegue il cardinale, “lui ha dato le fondamenta, ha compreso, si è reso conto dei veri problemi che oggi devono essere affrontati. La comunione, l’unione nella Chiesa sono altri elementi messi in luce, così come la necessità di coltivare la vera fede, nel seno della Chiesa, non individualistica. Oggi capiamo quanto è importante il suo pensiero”.

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