Ritorno in classe: mons. Iannuzzi (Castellaneta) agli studenti, “date sempre e ovunque il meglio di voi”

“Vivete questo meraviglioso tempo della vostra vita nel migliore dei modi possibili, dando sempre e ovunque il meglio di voi, con entusiasmo ed impegno quotidiano, per essere sempre lieti… Perché – vi esorto sempre a ricordarlo – ogni opera d’arte non si manifesta solo alla fine, ma affiora dapprima come timida idea nel pensiero e, poco per volta, si annida nel cuore dove alimenta la volontà ed orienta le scelte, per poi divenire visibile ai sensi grazie al paziente ed accurato lavoro delle mani esperte dell’artigiano”. È quanto scrive mons. Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta, agli studenti e alle studentesse per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Il futuro – si legge nel testo – è un infinito presente, perché ogni volta che arriva il domani si presenta sempre come un oggi. Per questo motivo, ciò che sta accadendo quest’oggi va accolto con gioia e vissuto pienamente – Carpe diem – perché esso è la felicità di quanto sognato ieri e, al contempo, preparazione del sogno di domani”. “Ogni risultato positivo nella vita è sempre frutto di sacrifici e di rinunce che, se animati da passione, si compiono volentieri in vista di un bene maggiore – aggiunge mons. Iannuzzi –. Nella sapiente pedagogia del Vangelo che ho il privilegio di annunciare, sono qui a dirvi che ognuno di voi ha ricevuto in dono molti talenti, tra cui l’intelligenza razionale. Eppure il dono da solo non basta se non è adeguatamente accolto, conosciuto, apprezzato, potenziato e generosamente condiviso… Affinché il beneficio che esso reca nel presente possa felicitare anche il domani”. Citando Seneca, “Non impariamo per la scuola, ma per la vita”, il presule conclude: “Sognate e appassionatevi in tutto ciò che fate… Meravigliatevi, incuriositevi, investigate ed osate sempre interpretare con la vostra ragione quel che vi è dato di apprendere per mezzo di altri, per arrivare ad offrire il vostro personale apporto alla conoscenza, per migliorare le cose, il mondo e soprattutto se stessi”.

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