Festa mamma: Milano (Save the Children), “Family Act e legge su parità salariale passi avanti, ma servono anche investimenti consistenti”

“La crisi da Covid-19 è stata un acceleratore di disuguaglianze sociali, economiche, educative. In Italia le donne, le mamme in particolare, hanno pagato un prezzo altissimo. La recessione conseguente alla pandemia è stata giustamente definita una ‘shecession’, i dati ci dimostrano che è ancor di più una ‘momcession’. Anche la ripresa dell’occupazione del 2021 è connotata in larga parte dalla precarietà delle donne e delle mamme nel mondo del lavoro. Servono misure efficaci, organiche e ben mirate che consentano di bilanciare le esigenze dell’essere madri e quelle dell’accesso e della permanenza nel mondo del lavoro”: è il commento di Antonella Inverno, responsabile Politiche per l’infanzia di Save the Children, in occasione della diffusione, alla vigilia della Festa della mamma, del 7° Rapporto dell’organizzazione intitolato “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2022”.
“Gli Sdgs dedicano l’obiettivo 5 alla parità di genere e il ‘traguardo’ 5.4 dell’Agenda 2030 è focalizzato proprio sul tema della conciliazione e della condivisione. Per centrare questo traguardo, occorre incentivare il ruolo degli uomini nel lavoro di cura, anche introducendo un congedo di paternità obbligatorio significativamente più lungo dei dieci giorni previsti dalla legge di bilancio 2022 e dai provvedimenti collegati. Le riforme in atto, come il Family Act o la legge sulla parità salariale, sono passi avanti, ma occorre completare il quadro con investimenti consistenti: dal sostegno al reddito, alle politiche fiscali, all’offerta di un’infrastruttura di servizi, alla qualità del sistema scolastico, alle misure di conciliazione, tutto influisce sul benessere del nucleo familiare e anche sul tasso di fertilità che sta segnando picchi drammatici ormai in Italia. È necessario poi che i decreti attuativi del Family Act scongiurino il rischio che tutto si risolva in misure transitorie o che non affrontino il problema in maniera strutturale senza il necessario rafforzamento dei servizi extrascolastici e di sostegno alla genitorialità”, sottolinea Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

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