Ucraina: Alba, il comitato Razom s’impegna per la ricostruzione della scuola per l’infanzia di Vorzel, un abitato del distretto di Bucha

(Foto: Gazzetta d'Alba)

Non si ferma l’attività del comitato Razom, che in ucraino significa “insieme”, in favore di Bucha, cittadina ucraina vittima della guerra: nato il 20 aprile dall’idea di tre ventenni dell’Albese – il presidente Edoardo Bosio, Davide Rosso e Romina Xuna – il sodalizio raccoglie fondi da destinare alla ricostruzione dopo l’invasione russa. A raccontare questa storia di solidarietà è la “Gazzetta d’Alba”.
Messisi in contatto con la giovane consigliera comunale Iryna Yarmolenko, hanno deciso di destinare le somme che verranno raccolte alla ricostruzione della scuola per l’infanzia di Vorzel (un abitato del distretto di Bucha) distrutto durante un raid aereo il 16 marzo. Da quel giorno i 167 bambini iscritti al plesso non hanno più un luogo per le lezioni (nell’area sono 387 i piccoli fra zero e sei anni).
All’inizio di maggio Anatolii Fedoruk, sindaco di Bucha (vicino a Kiev), ha inviato una lettera al “collega” Carlo Bo, sindaco di Alba, resosi disponibile a sposare la causa di Razom. “Prima della guerra, la nostra città, riferimento per 14 centri limitrofi, era una delle più confortevoli nella regione – si legge nel testo -. Dopo l’attacco russo, abbiamo subito più di un mese di occupazione, con combattimenti per le strade di Bucha e nei quartieri residenziali. I nemici hanno torturato, maltrattato e violentato donne, bambini e uomini”.
Prima di ritirarsi gli aggressori hanno devastato in modo sistematico le infrastrutture, “gasdotti, reti elettriche e impianti idrici. I veicoli comunali e gli autobus sono stati bruciati”. Fedoruk dettaglia lo scenario di devastazione: 138 abitazioni sono state distrutte, assieme a 10 istituti medici e 28 scuole. Cessate le ostilità nell’area, “la priorità del Consiglio comunale di Bucha è ripristinare le opere danneggiate. Il piano di ricostruzione dovrebbe facilitare il ritorno della popolazione evacuata: dei 55mila residenti, il 31 marzo, ne erano rimasti in loco solo 3.700”.
Vista la gravità della situazione, il presidente di Razom, Edoardo Bosio, afferma: “Per riedificare la scuola materna serviranno 4 milioni di euro: una somma inverosimile da raggiungere per noi, ma faremo del nostro meglio. Speriamo anche nel contributo di qualche filantropo: stiamo pensando a un incontro per presentare la nostra iniziativa”.

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