Nicaragua: Celam, solidarietà ai “vescovi e al popolo di Dio”. Al Governo si chiede di rispettare “l’integrità e la libertà della Chiesa cattolica”

Il Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam), “di fronte alla difficile situazione sociopolitica che sta attraversando il popolo nicaraguense e che incide sulla vita pastorale e sull’integrità di diversi membri della Chiesa cattolica”, ha espresso, in un comunicato, la sua vicinanza ai “nostri fratelli nell’episcopato e con tutto il popolo di Dio”. Al Governo del Nicaragua si chiede, invece, di rispettare “l’integrità e la libertà dei membri della Chiesa cattolica”, facendo appello “al cammino di dialogo e non violenza per garantire la pace e la fraternità”.
Prosegue la nota: “Siamo particolarmente solidali con mons. Rolando Álvarez, vescovo della diocesi di Matagalpa e amministratore apostolico della diocesi di Estelí, che ha denunciato situazioni di persecuzione e vessazione da parte di alcuni esponenti della forza pubblica”. Di fronte alla preziosa ed enorme missione evangelizzatrice della Chiesa nicaraguense, “rendiamo grazie a Dio per l’opera profetica dei pastori insieme al loro gregge in difesa della verità e del bene comune, denunciando le ingiustizie e annunciando la ‘buona novella’ del Vangelo”.
Il Celam cita, a questo proposito, un’espressione di san Óscar Arnulfo Romero: “Se denuncio e condanno l’ingiustizia, è perché è mio dovere di pastore di un popolo oppresso e umiliato”. E conclude: “Coraggio, cari fratelli, c’è un grande bisogno del vostro il lavoro profetico e pastorale”.

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