Papa Francesco: al Capitolo generale dei Camilliani, “la risposta all’individualismo sta nella carità”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il nostro tempo è segnato da un individualismo e da un’indifferenza che generano solitudini e provocano lo scarto di tante vite. Questa è la nostra cultura di oggi. Individualismo, indifferenza, che generano solitudine e provocano lo scarto: la cultura dello scarto. La risposta cristiana non sta nella constatazione rassegnata del presente o nel rimpianto nostalgico del passato, ma nella carità che, animata dalla fiducia nella Providenza, sa amare il proprio tempo e, con umiltà, rende testimonianza al Vangelo”. Lo ha detto Papa Francesco, questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, ricevendo in udienza i partecipanti al Capitolo generale dell’Ordine dei ministri degli infermi (Camilliani). “Questo vostro stile di vita e di apostolato, dedito specialmente al servizio dei malati e delle persone deboli e anziane, mi pare che coniughi bene due dimensioni essenziali della vita cristiana – ha osservato il Pontefice –: da una parte il desiderio di una testimonianza estroversa e concreta verso gli altri, dall’altra l’esigenza di comprendere sé stessi secondo i canoni della piccolezza evangelica”.
Da Papa Francesco ai Camilliani l’invito ad “attingere sempre nuovamente dalla linfa delle Beatitudini, per portare, con mitezza e semplicità, il lieto annuncio ai poveri e agli ultimi di oggi”. “Vi auguro anche di rinfrancarvi vicendevolmente nella fiducia che il bene accordato a una sorella o a un fratello sofferente è un dono fatto a Gesù stesso, e che quanto si vive e offre ogni giorno con gioia, anche se invisibile agli occhi del mondo, non va mai perduto ma, come seme caduto in terra, germoglia e porta frutto. E non trascurate di custodire la memoria del primo amore con il quale Gesù ha conquistato il vostro cuore, per rinnovare sempre dalle radici la vostra scelta di vita consacrata”. Infine, l’importanza della collaborazione con i laici, in particolare con gli operatori sanitari. “Coltivare tra voi e con tutti la spiritualità di comunione vi aiuterà a discernere meglio ciò che il Signore vuole da voi”.

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