Ebrei: Roma, incontro in ricordo di Sarah Halimi, brutalmente assassinata a Parigi con movente antisemita  

Un evento in ricordo di Sarah Halimi, la donna ebrea di 65 anni brutalmente assassinata il 4 aprile 2017 a Parigi da un suo vicino di casa, Kobili Traorè, un ventisettenne musulmano originario del Mali, con movente di antisemitismo. Lunedì 23 maggio, presso il Centro bibliografico dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) a Roma, alle ore 20.30, avrà luogo una serata in sua memoria, a cinque anni dall’assassinio e a un anno dalla discussa sentenza della Cassazione francese, emessa nell’aprile 2021, che ha stabilito la non punibilità di Traorè perché, al momento del delitto, era in preda a una crisi psicotica dovuta all’uso di sostanze stupefacenti, in particolare di hashish. L’incontro sarà aperto dai saluti della presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni. Sarà presente anche il figlio di Sarah, Yonathan Halimi, accompagnato da sua moglie Esther, in rappresentanza di una famiglia che ha cercato, dopo il drammatico evento, di far continuare a vivere i sogni di Sarah, che era un’insegnante in pensione e che aveva dedicato la sua vita ai giovani, fondando in Israele l’associazione benefica Ohel Sarah. Interverranno inoltre Francis Kalifat, presidente del Crif (Conseil Représentatif des Istitutions juives de France), l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset, la coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Milena Santerini, l’avvocato penalista Tommaso Levi e il professore di Diritto penale Giuliano Balbi. “Tutti insieme, per portare anche in Italia una battaglia di civiltà”, scrive l’Ucei che però fa notare come sebbene il tribunale francese abbia riconosciuto la matrice antisemita del delitto, in secondo e terzo grado di giudizio, abbiano accolto l’istanza della non punibilità di Traorè, sulla base di un articolo del codice penale francese che stabilisce la non perseguibilità di chi soffra, al momento del delitto, di un disturbo psichiatrico. “Oggi le Comunità ebraiche e la società civile francesi sono impegnate in una dura battaglia, allo scopo di far cambiare una norma che deresponsabilizza in modo evidente chi commette crimini anche gravissimi ed efferati, inclusi i crimini d’odio e di matrice terroristica. E continuano a chiedere giustizia per il brutale assassinio di Sarah Halimi”. L’incontro sarà trasmesso anche sulla pagina Facebook www.facebook.com/socialUCEI.

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