Papa Francesco: a rettori Università del Lazio, “accogliere studenti, ricercatori e docenti vittime di persecuzioni“. ”No alle ideologie”

(Foto Vatican Media/SIR)

Occorre “portare avanti il lodevole impegno di accogliere studenti, ricercatori e docenti vittime di persecuzioni, guerre, discriminazioni in diversi Paesi del mondo”. Lo ha detto Papa Francesco, questa mattina, ai rettori delle Università del Lazio ricevuti in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano. “Possiate stimolare in molti le forme di ‘apprendimento-servizio’ alla comunità, affinché, misurandosi con le povertà e le periferie esistenziali e sociali, diano ulteriore senso e valore alla loro formazione universitaria, mai disgiunta dalla vita, dalle persone e dalla società”, ha aggiunto.
Dal Papa ai rettori l’incoraggiamento a ritornare “all’intenzionalità propria dell’istituzione universitaria, nell’impegno convergente della didattica, della ricerca, del dialogo e del confronto con la società”. E quindi l’auspicio che “le vostre siano comunità vive, comunità trasparenti, attive, accoglienti, responsabili, in un clima fruttuoso di cooperazione, di scambio e di dialogo, valorizzando tutti e ciascuno”. “Che possiate leggere e affrontare questo cambiamento di epoca con riflessione e discernimento, senza pregiudizi ideologici, senza paure o fughe, o, peggio, conformismi. E su questo mi raccomando di stare attenti alle ideologie”, è il monito del Papa. Che ha aggiunto: “Le ideologie distruggono perché ci fanno vedere una sola strada e chiudono il panorama universale. Le ideologie distruggono l’umanità di una persona, le tolgono il cuore, le tolgono la capacità poetica, la creatività. Oggi ce ne sono tante: bisogna stare attenti a non cadere in questi atteggiamenti ideologici che distruggono, fanno tanto male. Anche nella Chiesa ne abbiamo, tante ideologie, a volte, che non fanno bene”.

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