Diocesi: Bolzano-Bressanone, presentato oggi il gruppo di lavoro “Fede e omosessualità”. Già realizzate una mostra e una serie di videoclip

Alla vigilia della Giornata internazionale contro l’omofobia, è stato presentato oggi a Bolzano il gruppo di lavoro “Fede e omosessualità”, istituito dalla diocesi di Bolzano-Bressanone. Insediato nell‘Ufficio diocesano matrimonio e famiglia, il gruppo di lavoro su fede e omosessualità è impegnato a garantire che le persone possano sentirsi a casa nella Chiesa indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Johanna Brunner, direttrice dell’Ufficio matrimonio e famiglia, spiega l’obiettivo di questo passo nella Chiesa di Bolzano-Bressanone: “Il nostro gruppo di lavoro propone di percorrere assieme il cammino nelle questioni del vissuto e della fede, con l’intento di far percepire concretamente alle persone che non sono sole nel loro viaggio, a volte difficile, attraverso la vita”.
Il gruppo di lavoro “Fede e omosessualità” si rivolge a persone di diverso orientamento sessuale che si sentono legate alla fede e alla comunità ecclesiale o vorrebbero essere accolte nella Chiesa. Il gruppo sviluppa iniziative e opportunità per mettere in contatto le persone e consentire momenti di incontro nella fede, informa e sensibilizza sui problemi e le realtà dei credenti omosessuali, intersessuali e transessuali e delle loro famiglie nella diocesi e vuole contribuire ad abbattere i tabù, le forme di esclusione e di discriminazione. Del gruppo di lavoro fanno parte attualmente 8 persone: Johanna Brunner, Anna Steinkeller, Toni Pramstaller, Julia Leimstädtner, Evi Atz, Stefan Plattner e due sacerdoti, don Paolo Zambaldi (cooperatore a Bolzano) e padre Ulrich Kössler (parroco benedettino a Gries). Don Zambaldi ha ricordato la sua esperienza di ogni giorno del dialogo con genitori preoccupati per i figli che vivono l’esclusione: “Lavoriamo per un cambio di atteggiamento, per inserire questo tema nel quotidiano, che significa favorire l’accoglienza delle persone e aumentare la sensibilizzazione della comunità”.
Nell’incontro nel Centro pastorale a Bolzano il nuovo gruppo di lavoro ha presentato anche i primi progetti realizzati: la mostra itinerante “Rendere visibile l’invisibile: persone dello stesso sesso che si amano nella Chiesa” raccoglie testimonianze di credenti queer in Alto Adige e offre l’opportunità di discutere e approfondire la tematica fede e omosessualità con l’utilizzo tra l’altro di sagome a grandezza naturale e pannelli informativi messi gratuitamente a disposizione di parrocchie, associazioni e organizzazioni interessate a incontri ed eventi sul tema. Partner del progetto espositivo sono il Kvw di Bolzano, la comunità di lavoro dei Servizi giovani (Agjd) e l’Associazione dei giovani cattolici (Skj).
Una seconda iniziativa è la serie di videoclip con le riflessioni di altoatesine e altoatesini di tutte le età e gruppi linguistici sulla sessualità nella Chiesa e nella società. Obiettivo è sensibilizzare sulla tematica e ad ampliare la discussione.
Il gruppo di lavoro “Fede e omosessualità” si incontra ogni mese. Info su www.bz-bx.net/it/fede-e-omosessualita.

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