Ucraina: Fiaso, 11 bambini malati di cancro trasferiti e accolti in ospedali lombardi

Parte dalle Aziende associate a Fiaso il primo sostegno concreto di trasporto, cura e assistenza sanitaria alla popolazione ucraina. L’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) della Regione Lombardia, la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, la Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano e la Asst Sette Laghi di Varese hanno subito dato seguito alla disponibilità avanzata da Fiaso nei giorni scorsi prendendo in carico i primi 11 pazienti provenienti da Kiev. La Federazione pochi giorni fa aveva inviato una lettera all’ambasciatore d’Ucraina a Roma, Yeroslav Melnyk, per manifestare il proprio sostegno e la volontà di offrire assistenza sanitaria alla popolazione.
Si tratta di 11 bambini oncologici, che sono atterrati ieri, accompagnati dalle loro mamme, all’aeroporto di Milano-Linate, grazie al coordinamento di Regione Lombardia e della Onlus Soleterre, associazione di volontariato attiva a Kiev, che ha aperto un canale diretto fra Ucraina e Italia. Le operazioni di trasporto sono state gestite da Areu, che ha messo ha disposizione due aerei per trasferire i piccoli pazienti, dall’inizio della guerra costretti a essere curati nel bunker dell’Istituto nazionale del cancro di Kiev. Il trasferimento assistito è stato possibile grazie all’apertura di un corridoio umanitario che ha permesso un cessate il fuoco temporaneo. I bambini, di età compresa fra i 4 e i 17 anni e affetti da tumori solidi pediatrici, che riguardano il sistema nervoso centrale, sarcomi delle parti molli e tumori germinari, sono stati presi in carico dal San Matteo di Pavia, dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano e dall’Asst Sette Laghi di Varese.
“I piccoli pazienti, nonostante il lungo viaggio e le neoplasie in atto, versano in buone condizioni e sono già sottoposti alle cure e all’assistenza di medici, infermieri e psicologi”, dichiara Carlo Nicora, direttore generale della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori e vicepresidente di Fiaso. “Aziende sanitarie e ospedali italiani – assicura il presidente della Federazione, Giovanni Migliore – sono a disposizione non solo per ricoveri e assistenza sanitaria, ma anche per mettere in sicurezza attraverso tamponi e vaccinazioni, come da indicazioni del ministero della Salute, tutti i cittadini ucraini in arrivo in Italia”.

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