Yemen: Oxfam, “milioni di persone soffrono la fame ma Paesi donatori stanziano solo 30%”

(foto Oxfam)

In Yemen milioni di persone soffrono la fame e rischiano di morire senza un aiuto immediato, ma i grandi Paesi donatori ieri hanno deciso di stanziare appena il 30% di quanto richiesto dalle Nazioni Unite, per fronteggiare la più grave emergenza umanitaria al mondo: 1,3 miliardi di dollari contro i 4,27 necessari per alleviare le sofferenze di un popolo martoriato da 7 anni di una guerra che ha già causato centinaia di migliaia di vittime tra cui oltre 18,500 civili. Mentre negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli attacchi su civili inermi. E’ l’allarme lanciato da Oxfam, all’indomani della conferenza sulla crisi che si è chiusa ieri. “Un’economia distrutta dalla guerra che sta lasciando 17,4 milioni di persone senza cibo, a cui si sommano la crisi valutaria, di rifornimento del carburante e l’emergenza sanitaria in corso, non sono bastati a muovere i grandi Paesi donatori – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia – Ed è purtroppo un trend preoccupante che si sta confermando anno dopo anno. Basti pensare che anche prima che il conflitto in Ucraina facesse salire i prezzi dei generi alimentari e ne minacciasse le importazioni, due terzi dei principali programmi di aiuto alla popolazione erano già stati ridotti o chiusi a causa della mancanza di fondi”. Nella lista dei donatori l’Italia è in fondo ai grandi Paesi europei, confermano la cifra di 5,6 milioni di dollari (5 milioni di euro). Gli Usa si sono impegnati per 585 milioni di dollari, la Germania per 123 milioni, la Gran Bretagna per 118 milioni. “Pur comprendendo la difficoltà del momento e le sfide che il nostro Paese sarà chiamato ad affrontare – commenta -, ci si aspetterebbe un impegno maggiore verso un dramma di cui non si intravede la fine”. Per questo Oxfam rilancia un appello urgente alla comunità internazionale “per un maggiore impegno a sostegno della risposta umanitaria nel Paese”  e “per arrivare prima possibile a trovare una soluzione politica che porti ad una pace duratura”. “Senza sarà impossibile ridare speranza ad un intero popolo allo stremo, che per l’80% dipende dagli aiuti umanitari per sopravvivere”, conclude Pezzati,

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