Russia: il patriarca Kirill chiede alla Chiesa ortodossa preghiere quotidiane per la pace. È una guerra “di popoli che parlano lingue straniere contro la Santa Rus’”

“Rivolgiamo i nostri occhi e affanni alla Santissima Madre di Dio, che con zelo intercede per il popolo cristiano” affinché “il Signore amante dell’umanità rivolga la sua misericordia ai nostri popoli e doni una pace forte e indispensabile”. Così il patriarca di Mosca Kirill in un messaggio a tutti i membri della Chiesa ortodossa russa “in relazione agli eventi in Ucraina”. Il Patriarca afferma, che “stiamo attraversando oggi un periodo storico difficile” e che “tutti i nostri pensieri, preoccupazioni e preghiere sono legati agli eventi in corso in Ucraina”. Ma anche “nei momenti più difficili delle prove”, scrive ancora il Patriarca senza mai usare la parola ‘guerra’, “il nostro popolo ha cercato aiuto dalla Santissima Madre dio Dio”, perché intercedesse per la “Santa Rus’”. E così Kirill invita tutti, durante la quaresima “quando la Chiesa si pente dinanzi al Signore“, a pregare “quotidianamente” secondo un preciso canone di preghiere alla Madre di Dio con l’aggiunta di una preghiera approvata il 3 marzo scorso, secondo un testo in cui si invoca Dio per la pace e per il “ristabilimento dell’amore fraterno” tra i popoli che si riconoscono nel comune battesimo, e in cui si chiede anche, secondo la visione russa del conflitto in corso, che Dio “fermi e rovesci i piani di coloro che parlano lingue straniere e che desiderano essere in guerra e combattere contro la Santa Rus’”.

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