Yemen: Azione contro la fame, “dopo 7 anni di guerra peggiora insicurezza alimentare, 19 milioni di persone a rischio”

(foto Azione contro la fame)

Dopo più di sette anni di guerra e di conseguente declino economico, 17.4 milioni di persone, in Yemen, hanno bisogno oggi di assistenza alimentare e una parte crescente della popolazione sta lottando contro livelli elevati di emergenza-fame. Si stima che 17,4 milioni di yemeniti affrontino l’insicurezza alimentare e, secondo le ultime proiezioni, questo numero crescerà fino a 19 milioni entro il mese di giugno. La maggiore preoccupazione riguarda le 31.000 persone che attualmente affrontano livelli di fame estrema. Ma non solo: si prevede che circa 2,2 milioni di bambini sotto i cinque anni, compresi 538.000 gravemente malnutriti, soffriranno quest’anno di malnutrizione acuta. A lanciare l’allarme è Azione contro la fame, che lavora in Yemen dal 2012 e coordina operazioni nei governatorati di Al Hudaydah, Lahj e Abyan, nel sud del Paese, e nei governatorati di Al Hudaydah e Hajjah nel nord.  “In alcuni distretti di Hajjah e Hodeidah, la situazione nutrizionale ha continuato a peggiorare negli ultimi mesi, nonostante i forti sforzi degli attori umanitari. Il nostro team è estremamente preoccupato: lo Yemen è sull’orlo di una vera e propria catastrofe”, ha dichiarato Benjamin Vienot, direttore di Azione contro la fame in Yemen. Il conflitto e la crisi economica rimangono i principali fattori di insicurezza alimentare acuta e malnutrizione. Le prospettive per il 2022 indicano che i problemi persisteranno, anche in ragione di una probabile e ulteriore escalation dei combattimenti capace di determinare ancora spostamenti. Il conflitto in Ucraina peggiorerà ulteriormente questa situazione: il 30% del grano proviene, infatti, dall’Ucraina. Il forte aumento dei prezzi del prodotto incrementerà, automaticamente, il costo del cibo e ne ridurrà l’accesso per la popolazione più vulnerabile. Gravi carenze di fondi per gli aiuti umanitari, infine, minacciano l’assistenza salvavita per milioni di persone vulnerabili in tutto il Paese. Alla fine di dicembre, il piano di risposta umanitaria 2021 era finanziato solo al 58%, lasciando un vuoto di 1,6 miliardi di dollari.

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