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Ucraina: si mobilitano gli italiani nel Regno Unito. Preghiere, raccolte fondi e viaggi per portare aiuti. Arrigo al Sir, “non mi bastava fare un’offerta”

Momenti di preghiera, raccolte fondi e anche il coraggio di partire subito, per portare provviste e medicinali alle vittime della guerra. Così la comunità italiana del Regno Unito ha risposto all’emergenza ucraina. “Dedicheremo la messa della quarta domenica di Quaresima, che ricorre il 27 marzo, agli ucraini, pregando e chiedendo ai fedeli di fare un’offerta”, spiega padre Andrea Fulco, della parrocchia italiana di saint Peter a Londra.
Uno dei suoi parrocchiani, Paolo Arrigo, è partito subito, al quarto giorno di guerra, con un amico, per portare medicinali e viveri alle vittime della guerra a Lublin, al confine tra Polonia e Ucraina. La sua storia è stata raccontata dalla Bbc e da altri media britannici. “Non mi bastava fare un’offerta”, racconta Paolo Arrigo al Sir. “Sentivo il bisogno di un gesto più concreto. Appena arrivati ci siamo registrati con la polizia che ci ha chiesto di portare una mamma con due figli di 14 e 17 anni nella città polacca di Katowice”.
L’uomo è ripartito con il figlio diciottenne, domenica scorsa, per un’altra missione.
Anche i Padri Scalabriniani, nel sud di Londra, hanno deciso di aderire alla campagna di aiuti e preghiere per l’Ucraina #WeCareforUkraine organizzata dal loro ordine. Impegnato in prima persona per l’Ucraina è anche il famoso cuoco Enzo Olivieri, presidente della sezione del Regno Unito della Federazione italiana cuochi, che sta organizzando visti e corsi di formazione per rifugiati ucraini.

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