Russia: fonti locali del Sir, “clima pesante a causa di restrizioni e sanzioni economiche”

I cattolici in Russia, soprattutto quelli di origine straniera, si sentono profondamente condizionati dal clima che si è creato dall’approvazione da parte della Duma degli emendamenti al codice penale, il 4 marzo scorso, che prevendono pesanti multe e pene detentive fino a 15 anni per chi “diffonde pubblicamente false notizie sull’uso delle forze armate russe”. A riferirlo al Sir una persona che chiede sia mantenuto l’anonimato. Il clero, l’episcopato, i religiosi e le religiose di origine straniera potrebbero rischiare l’espulsione dal Paese in massa, per una parola pronunciata contro la guerra. Proprio come nei tempi dell’Unione Sovietica. Secondo la fonte del Sir, a questo clima di oppressione, si sommano due altri drammi che stanno vivendo i russi: la chiusura in massa di aziende (estere e non) con la conseguente esplosione della disoccupazione e della povertà. Un altro dramma che sta esplodendo è quello della mancanza di medicinali: con le sanzioni, non arrivano più le medicine che servono ai malati cronici, come i diabetici. Secondo quanto segnalato sul sito dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, oggi e domani i cinque vescovi cattolici nella Federazione russa sono riuniti a Irkutsk per la loro assemblea plenaria.

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