Ucraina: Caritas Crema, accolte diverse famiglie di profughi e contattato l’Ufficio scolastico per inserire i bimbi a scuola. Prosegue la raccolta fondi

Anche la Caritas di Crema si è attivata per accogliere i bambini ucraini con le loro mamme in fuga dagli orrori della guerra in corso in Ucraina. L’organismo diocesano da alcuni giorni sta già ospitando due sorelle – rispettivamente con tre figli e uno – in un appartamento prontamente messo a disposizione dalla parrocchia di San Giacomo ed è stata inoltre approntata una struttura per una prima accoglienza, con 20-25 posti, a seconda dell’età dei bambini, in cui sono già presenti due mamme con tre figli e sono attesi altri tre nuclei di una decina di componenti.
“Sul territorio – riferisce il direttore della Caritas diocesana, Claudio Dagheti – stiamo anche già seguendo e accompagnando 29 nuclei familiari, arrivati in modo autonomo presso parenti e/o amici residenti stabilmente nel Cremasco. Gli operatori dei Centri di ascolto diocesano e parrocchiali li stanno incontrando, per valutare le singole situazioni e supportarli nel disbrigo delle pratiche burocratiche e sanitarie: tampone, ciclo vaccinale Covid e non solo, Stp-Codice fiscale temporaneo. Provvedendo, laddove necessario, alla fornitura di alimenti e quant’altro può servire”. “Nella notte fra sabato e domenica – aggiunge – attraverso la comunità ortodossa presente in diocesi, sono arrivate tra le 30 e le 40 persone”. Al momento sono disponibili 15 abitazioni delle parrocchie, altrettante di privati cittadini e 43 posti in convivenza. Inoltre tre Comuni – Crema, Casaletto Ceredano e Montodine – hanno messo a disposizione appartamenti di loro proprietà e sono già stati individuati anche alcuni spazi in altre strutture della diocesi, nel caso di ulteriori necessità, per un totale di altri 65 posti.
“Questa potenzialità, che conferma la grande generosità della gente cremasca, è supportata in questa fase iniziale dalle risorse derivanti dalle donazioni che Caritas sta ricevendo sull’apposito xonto corrente”.
Intanto prosegue la raccolta fondi lanciata la scorsa settimana da Caritas – che, a ieri, ammontava a circa 25mila euro, oltre ai 10mila messi in avvio dall’organismo diocesano stesso – per sostenere in seguito le spese generali di gestione delle abitazioni e assicurare ai nuclei ospitati alimenti e quant’altro necessario nella quotidianità. Contestualmente è stato interpellato l’Ufficio scolastico provinciale, per definire le modalità e i tempi per gli inserimenti nelle attività didattiche dei bambini in età scolare. Importante che le persone ucraine arrivate vengano tempestivamente segnalate al Comune o alla Caritas diocesana – anche telefonicamente allo 0373 286175 – per poter espletare nei tempi previsti di norma le pratiche di soggiorno e sanitarie: il tampone e l’Stp, fa osservare ad esempio, vanno effettuati infatti entro 48 ore.

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