Ucraina: due giorni fa anche il “pulmino di Papa Francesco” a Kherson con gli aiuti umanitari alla popolazione

Odessa, il pulmino donato da papa Francesco (Foto Sir)

(Odessa) Due giorni fa, il “pulmino di Papa Francesco” carico di aiuti umanitari è riuscito a raggiungere Kherson. Lo fa sapere al Sir il vescovo cattolico romano di Odessa-Simferopol, mons. Stanislav Shyrokoradiuk. “Ringraziamo il Papa”, dice il vescovo, perché “mai perde l’opportunità di ricordare il popolo ucraino pregare per la pace. Lo fa sempre, ogni mercoledì all’udienza generale e ogni domenica all’Angelus. Sono importanti per noi questi appelli ed è importante sapere che il Papa non dimentica il popolo che soffre, che è torturato”. Ma l’aiuto del Santo Padre è anche concreto. “Abbiamo ricevuto da lui – ricorda mons. Shyrokoradiuk – un aiuto finanziario che ci è stato portato qui personalmente dal card. Konrad Krajewski. Con questi soldi abbiamo potuto acquistare un pulmino con il quale portiamo gli aiuti umanitari. Due giorni fa, sono arrivati anche a Kherson. Noi nel Papa vediamo le lacrime nei suoi occhi quando parla di Ucraine. Ci fanno capire che il Papa vive con noi il nostro stesso dolore”. Gli aiuti sono stati portati al parroco della città di Kherson, rimasto lì anche durante l’occupazione russa insieme ad altri due sacerdoti, parroci in due chiese presenti nella regione. “Gazie a Dio abbiamo potuto trasferire soldi anche durante l’occupazione russa e con quei soldi, il parroco ha potuto sfamare le persone. Tantissime persone sono fuggite dalla città ma noi abbiamo deciso di rimanere perché in questi tempi è importante che la Chiesa rimanga vicino al popolo. Rappresentiamo per loro una famiglia e il sacerdote è come un padre”.

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