Giorno della memoria: cerimonia al Parlamento europeo. Michel (Consiglio), “le lezioni della Shoah sono più attuali che mai”

(Bruxelles) Il Parlamento europeo ospita oggi a Bruxelles una cerimonia in occasione della Giornata della memoria. Alle 12.30 Margot Friedländer, sopravvissuta all’Olocausto, parlerà ai deputati europei in una speciale riunione plenaria. A 77 anni dalla liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz il 27 gennaio 1945, i deputati onoreranno la Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. La cerimonia si aprirà con un intervento della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, seguito da un intermezzo musicale. La commemorazione si concluderà con un minuto di silenzio in onore delle vittime dell’Olocausto e un secondo intermezzo musicale.
Dalla vicina sede del Consiglio europeo giunge inoltre un messaggio del presidente Charles Michel che definisce la Shoah “una metodica impresa di sterminio del popolo ebraico europeo” e una “mostruosa realizzazione di un progetto, un’ideologia dell’odio”. Ma “ogni anno che passa, la Shoah tende a diventare un evento storico. Sempre più distante, sempre più astratta. Soprattutto agli occhi delle giovani generazioni di europei. Ecco perché, paradossalmente, più passano gli anni, più diventa importante la commemorazione”.
“Oggi, le lezioni della Shoah sono più attuali che mai”, aggiunge Michel. “Perché gli ebrei si sentono minacciati. E sono minacciati. Vengono attaccati anche in Europa. Solo perché sono ebrei. Non lo accettiamo. Non lo accetteremo mai.
Sottolinea poi: “oggi dobbiamo fare di più che ricordare. Ricordare, purtroppo, non basta. Dobbiamo agire. E l’Unione europea sta agendo. Stiamo combattendo questi nemici della democrazia e dei valori fondamentali. Ma questa deve essere anche una lotta personale. La lotta di ognuno di noi. E comincia rifiutando il silenzio. Rifiutando l’accettazione. E rifiutando i piccoli passi che portano all’indifferenza. Perché essere indifferenti all’incitamento all’odio e alla discriminazione significa essere indifferenti all’umanità, indifferenti alla democrazia”.

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