Consiglio permanente: Cei, “Cammino sinodale straordinaria opportunità per rafforzare il ruolo dei laici”

“Il Cammino sinodale si presenta come una straordinaria opportunità per rafforzare il ruolo dei laici, in linea con le indicazioni di Papa Francesco che, con Spiritus Domini e Antiquum Ministerium, ha concesso alle donne di accedere ai ministeri del lettorato e dell’accolitato e ha istituito il ministero del catechista”. Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio episcopale permanente, che si è concluso ieri a Roma. “Si tratta – è stato ribadito – di una svolta importante da non cogliere come supplenza alla mancanza di sacerdoti ma come occasione per far comprendere meglio il senso della ministerialità, sempre ancorata alla vocazione battesimale”.
I presuli si sono confrontati sulla specificità dei ministeri, sui criteri per l’ammissione, sulle modalità del servizio e sulla necessità di percorsi formativi adeguati in vista della ricezione e dell’adattamento da parte della Cei dei documenti del Papa e della Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 3 dicembre 2021. La Commissione episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi e la Commissione episcopale per la Liturgia sono impegnate nella riflessione e nella elaborazione di un testo da sottoporre all’Assemblea Generale che possa attuare quanto previsto dal documento vaticano “in modo agile”, attraverso “l’offerta di linee di indirizzo comuni che individuino i criteri fondamentali e salvaguardino la peculiarità delle tre figure, senza tralasciare possibilità di adattamento alle esigenze dei diversi contesti territoriali”.
Definito il tema principale dell’Assemblea generale di maggio: “In ascolto delle narrazioni del Popolo di Dio”. Sottotitolo: “Il primo discernimento: quali priorità stanno emergendo per il Cammino sinodale?”.

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