Siria: Save the children, “evacuare 700 ragazzi dalla prigione di Guweiran, tra intensi combattimenti”

Immediata evacuazione dei minori dalla prigione di Guweiran nella città di Hasakeh, nel nord-est della Siria. Lo chiede Save the children, dopo cinque giorni di intensi combattimenti e l’emergere di filmati audio di un ragazzo che chiede aiuto, secondo quanto riferito dall’interno. Le forze democratiche siriane (Sdf) hanno dichiarato ieri che non sarebbero in grado di assumersi la responsabilità degli adolescenti e dei giovani prigionieri, mentre continuano i combattimenti dentro e intorno alla prigione. Erano circa 700 i ragazzi detenuti a Guweiran prima dello scoppio delle ultime violenze, molti dei quali trattenuti da quasi tre anni dopo la presa di Baghouz, sottratta alle forze dell’Isis nel 2019. Gli scontri sono scoppiati giovedì 20 gennaio dopo che un veicolo è stato fatto esplodere nel perimetro della prigione durante un tentativo di evasione. Le violenze sono tuttora in corso. La testimonianza audio ricevuta da Save the children e da altri gruppi ha indicato che ci sono già stati diversi decessi e vittime tra i minori. Tra questi un ragazzo che chiedeva aiuto. Le Sdf hanno dichiarato che i minori venivano usati come scudi umani e ieri hanno affermato che la responsabilità della vita dei ragazzi ricade esclusivamente sui combattenti all’interno del carcere. Save the children “non può confermare queste affermazioni – precisano -, ma i combattenti affiliati all’Isis hanno usato i più piccoli come scudi umani negli anni precedenti”. “Le informazioni che giungono dalla prigione di Guweiran sono profondamente angoscianti – dichiara Sonia Khush, direttrice della risposta di Save the children in Siria -. Le notizie di minori uccisi o feriti sono tragiche e oltraggiose. Tutti coloro che sono coinvolti nei combattimenti nella prigione di Guweiran hanno la responsabilità di proteggere questi ragazzi e li esortiamo a prendere immediatamente tutte le misure possibili per garantire che possano andarsene in sicurezza”, visto che “molti dei ragazzi catturati durante i combattimenti sono stati trattenuti a Guweiran per quasi tre anni. Provengono da dozzine di Paesi stranieri, così come dalla Siria e dall’Iraq”. Save the children sostiene i minori nella prigione di Guweiran dal 2020, fornendo ai ragazzi generi di prima necessità e cibo fresco.

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