Giornata educazione: Celam, “profonda preoccupazione per situazione subita da milioni di bambini. Lavorare tutti a Patto globale”

“Ci uniamo alla celebrazione della Giornata internazionale dell’educazione, riconoscendoci umilmente come discepoli del più grande educatore, Gesù, il Maestro”. Lo scrive il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), in una nota firmata dal presidente, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo (Perù).
“Per la Chiesa latinoamericana e caraibica, l’educazione è inseparabile dal suo compito evangelizzare, che ha il suo centro nella promozione della dignità della persona umana – si legge nella nota -. Per questo, è motivo di profonda preoccupazione la situazione subita da milioni di bambini, ragazzi e adolescenti in America Latina e Caraibi: il 51,3% vive in povertà; a causa della pandemia, il 99% ha interrotto il proprio processo educativo per 40 settimane o più. Inoltre, il divario digitale si è fatto evidente, chi ha redditi più bassi ha la metà degli accessi a Internet rispetto ai coetanei ad alto reddito. D’altra parte, 7,5 milioni di uomini e 12,5 milioni di donne tra i 15 ei 24 anni non lavorano né studiano nel nostro Continente. Quella che sta accadendo non è più un’emergenza educativa, ma una crisi prolungata”.
Tutto questo, sostiene la Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal) – e la Chiesa è d’accordo -, “esige maggiori investimenti nell’educazione, di migliorare le condizioni materiali, di sfruttare il salto verso il digitale, di generare condizioni scolastiche diversificate e inclusivo, oltre a stabilire processi di transizione dalla scuola al mondo del lavoro di qualità migliore”.
In tale ottica, il Celam fa proprio l’appello di Papa Francesco per un “Patto educativo globale”: “Questo è il nostro compito oggi, a cui tutti siamo chiamati – afferma mons. Cabrejos -. Non solo i cattolici, non solo i cristiani, ma tutti coloro che lavorano nell’educazione. Questo è il momento in cui dobbiamo assumere una responsabilità condivisa per l’educazione, da parte di società, media, famiglia, educatori e discenti”.

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