Papa Francesco: a Canonichesse S. Agostino, reagire al “dramma della coscienza isolata” facendosi “più vicini alle persone che vivono l’isolamento, la tristezza e lo scoraggiamento”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata: il dramma della coscienza isolata”. A ribadirlo è stato il Papa, ricevendo oggi in udienza i partecipanti al Capitolo generale delle Canonichesse di Sant’Agostino della Congregazione di  Nostra Signora.  “Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri”, ha detto Francesco citando il tema del Capitolo e definendo il relativo patto educativo  “un forte invito a riflettere sulle nuove vie possibili per raggiungere i giovani nella loro realtà quotidiana, allo scopo di contribuire al loro sviluppo integrale”. “Davanti alle sfide e ai pericoli che insidiano i giovani, auspico che il vostro impegno e il vostro entusiasmo, forgiati nella forza del Vangelo, restituiscano ad essi il gusto della vita e il desiderio di costruire una società degna di questo nome”, ha proseguito Francesco: “Conto su di voi e ho fiducia in voi, la Chiesa ha fiducia in voi. Con le vostre parole, le vostre azioni e la vostra testimonianza, voi mandate un messaggio forte al mondo che rifiuta le categorie vulnerabili. Possiate abbeverarvi, con la preghiera e l’adorazione, alla sorgente della bontà e della verità, e trovare nella comunione con Cristo morto e risorto la forza di posare uno sguardo positivo, uno sguardo d’amore, uno sguardo di speranza, uno sguardo compassionevole, uno sguardo di tenerezza sul mondo, facendo particolare attenzione agli strati svantaggiati della società”. “In questo momento, nel quale la pandemia di Covid-19 ha prodotto una crisi dai molteplici aspetti, in particolare un forte impatto sull’educazione e sui giovani, vi invito a farvi più vicine alle persone che vivono l’isolamento, la tristezza e lo scoraggiamento”, ha concluso il Papa.

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