Romania: 125 anni dalla creazione della Provincia romena dei minori conventuali. Gratitudine per il passato, speranza per il futuro

“Una storia di testimonianza, intraprendenza e santità”, così ha definito fra Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori conventuali, la presenza dei francescani negli ultimi 125 anni in Romania. Eretta nel 1895, la Provincia romena è stata messa sotto la protezione di san Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria. La ricorrenza è stata ricordata dai minori conventuali della Romania con un anno giubilare conclusosi lunedì 26 luglio, con una messa solenne presieduta a Hălăuceşti dal nunzio apostolico in Romania, mons. Miguel Maury Buendìa. Hanno concelebrato il presidente della Conferenza episcopale romena, mons. Aurel Percă e altri vescovi da Iași e Bucarest, il ministro generale dell’Ordine fra Trovarelli, sacerdoti francescani e diocesani. La presenza dei missionari francescani sul territorio di oggi della Romania risale però agli inizi dell’ordine fondato da san Francesco d’Assisi, attestata sin dal 1239. Lungo la storia, l’Ordine dei frati minori conventuali in Romania ha dato alla Chiesa vescovi, numerosi frati, missionari e terziari, e anche martiri, soprattutto durante la persecuzione comunista del secolo scorso quando, nel 1948 l’Ordine fu soppresso e i frati arrestati e costretti ad una vita nascosta. Dopo la caduta del regime di Ceausescu, nel 1989, i frati hanno riaperto le comunità e il seminario teologico, e oggi l’Ordine gode delle più numerose vocazioni, tra le congregazioni religiose della Romania. Attivi nelle parrocchie della diocesi di Iași, dell’arcidiocesi di Bucarest e dell’eparchia di Oradea, come anche nell’ambiente scolastico, i minori conventuali della Romania dirigono inoltre una casa editrice “Serafica” e l’edizione in romeno del “Messaggero di sant’Antonio”. Il 125mo anniversario della creazione della provincia romena, “è un invito a passare uno sguardo grato al passato recente, a contemplare il presente, spaziando verso il futuro”, ha detto fra Trovarelli, che ha espresso apprezzamento per la “storia di testimonianza, intraprendenza e santità” dei suoi confratelli in Romania. “Sono sicuro che la fede, la testimonianza, e la valorosa apostolicità, martirio incluso, vissuti da diversi frati, aiuteranno a rendere possibile un futuro altrettanto virtuoso”, ha aggiunto il ministro generale, ricordando che i minori conventuali romeni sono oggi missionari in quasi tutto il mondo.
Il nunzio apostolico, mons. Buendìa, ha trasmesso anche un messaggio del Santo Padre. Papa Francesco ha incoraggiato i minori conventuali della Romania a contribuire “con generosità all’opera di evangelizzazione, dando testimonianza con semplicità e gioia della cosiddetta minorità francescana, che è innanzitutto spazio d’incontro e comunione con Dio”. Inoltre, il pontefice li ha esortati a rimanere “fedeli ai doni di santità e di povertà evangelica vissuti e trasmessi da san Francesco” e ha benedetto la provincia francescana romena, “implorando su di essa pienezza di grazia e consolazioni divine”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori