Migrazioni e asilo: conferenza interparlamentare. Sassoli, “superare il sistema di Dublino, non lasciare soli i Paesi di arrivo”

“La conferenza odierna mira a promuovere un ampio dialogo sulla gestione della migrazione e dell’asilo in Europa, con particolare attenzione alla sua dimensione esterna, approfondendo il processo interparlamentare avviato lo scorso novembre sotto la presidenza tedesca”. David Sassoli, presidente dell’Europarlamento, ha inaugurato questa mattina a Bruxelles la seconda conferenza interparlamentare di alto livello su migrazione e asilo in Europa. Vi partecipano deputati europei e rappresentanti delle assemblee legislative dei Paesi europei, oltre a rappresentanti di altre istituzioni Ue fra cui il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas. “Ritengo – ha detto Sassoli – che questa riunione possa contribuire a definire approcci globali e sostenibili alle sfide migratorie, che sono state ulteriormente aggravate dalla pandemia di Covid-19. Sono convinto che, ascoltando i reciproci punti di vista, la Conferenza interparlamentare di alto livello possa contribuire a progredire e a trovare un terreno comune nel settore della politica dell’Unione europea in materia di asilo e migrazione e rispecchiare le opinioni dei parlamentari democraticamente eletti”.
“La dimensione esterna è diventata sempre più presente nelle politiche dell’Ue in materia di migrazione e asilo. In tale contesto, il nuovo patto sull’asilo e la migrazione, proposto dalla Commissione lo scorso settembre, ha posto un forte accento sulla cooperazione internazionale con i Paesi partner sulla base del principio di partenariati su misura e reciprocamente vantaggiosi. Il Parlamento europeo si è sempre impegnato costantemente a favore di un approccio olistico e globale alle politiche in materia di asilo e migrazione, che combini la dimensione interna e quella esterna”. E ancora: “il Parlamento europeo sostiene da tempo il superamento del sistema di Dublino”, per “un’autentica cooperazione tra gli Stati membri basata su un meccanismo permanente di solidarietà e di ripartizione delle responsabilità. Dobbiamo garantire che gli Stati membri in prima linea non siano lasciati soli mentre i migranti e le persone in cerca di asilo nell’Ue ricevono un trattamento dignitoso e condizioni di vita umane durante l’intera procedura di domanda”.

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