Giustizia riparativa: “Con i Bambini”, grazie a 17 progetti previsti percorsi di reinserimento di ragazzi autori di reato

Con il bando “Cambio rotta” promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’impresa sociale “Con i Bambini” ha selezionato 17 progetti, che prevedono l’implementazione di percorsi di reinserimento sociale ed educativo rivolti a minori segnalati dagli organi della Giustizia minorile e la strutturazione di percorsi progettati in base alle specifiche caratteristiche dei singoli destinatari. “La maggior parte dei progetti prevede la presa in carico individuale dei ragazzi, nella consapevolezza che la reintegrazione sociale rappresenta un processo a più livelli, dipendenti tra loro. In questo senso i percorsi che verranno avviati riguardano tutti gli ambiti in cui si esplica la personalità: da quello formativo a quello sociale, da quello lavorativo a quello familiare – spiega una nota –. I progetti mettono in campo attività di diverso tipo in ognuno di questi ambiti, alle quali i destinatari avranno accesso a seconda dei loro specifici bisogni. L’accompagnamento individualizzato dei beneficiari prevede, infatti, che i percorsi siano di volta in volta disegnati in base alle esigenze del singolo. Dopo la fase di assessment, tutti i progetti prevedono un supporto psicologico dei ragazzi, tramite il quale individuare le potenzialità, le aspirazioni e i desideri del singolo nonché le sfere personali che risultano maggiormente da potenziare in funzione del proprio percorso di reinserimento sociale”. A questo proposito, “si prevedono attività di orientamento con figure specializzate volte a fare emergere le aspirazioni del singolo, indirizzandolo successivamente alle opportunità offerte dal territorio”. Per l’accompagnamento al lavoro “alcuni progetti prevedono la creazione di nuove opportunità occupazionali, attraverso, ad esempio, l’avvio di una impresa sociale in ambito agro-zoologico, di una start up di consegne a domicilio o il potenziamento di un laboratorio di trasformazione di prodotti alimentari”. Risultano cruciali, inoltre, nei percorsi di reinserimento dei minori presi in carico, la ricostruzione e il rafforzamento delle relazioni sociali, in particolare con i coetanei e con le comunità di riferimento. Infatti, tra i fattori che causano le forme di devianza figurano il bisogno di vedere riconosciuta la propria identità all’interno di un gruppo, l’esposizione a modelli violenti e l’assenza di figure adulte di riferimento.

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