Diocesi: Grosseto, la tavola della Madonna delle Grazie a Siena per un intervento di restauro

Con il trasferimento a Siena comincerà il restauro conservativo della tavola della Madonna delle Grazie, venerata nel santuario mariano della cattedrale di Grosseto. L’opera dipinta nel ‘400 da Matteo di Giovanni, dopo essere stata rimossa, settimane fa, dalla nicchia in cattedrale, è stata custodita nel palazzo vescovile, una volta tolta dalla cornice e avvolta in un apposito panno protettivo. Mercoledì 16 giugno, la tavola sarà trasferita a Siena, nella Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, dove sarà sottoposta a specifico trattamento con l’applicazione di biocidi per eliminare la presenza di piccole muffe. Si tratta di microflorabatterica lieve, che va eliminata.
Sarà il vescovo Rodolfo Cetoloni, assieme a don Franco Cencioni, direttore dell’ufficio Beni culturali ecclesiastici della diocesi di Grosseto, ad effettuare il trasferimento della sacra tavola a Siena, grazie alla collaborazione del personale del comando provinciale dei Carabinieri di Grosseto e del nucleo dell’Arma per la tutela del patrimonio culturale di Firenze. Che svolgeranno i servizi di scorta, viabilità e sicurezza durante il viaggio, anche con militari in motocicletta. “Siamo riconoscenti all’Arma dei Carabinieri, nella persona del comandante provinciale colonnello Giuseppe Adinolfi, per il prezioso servizio che assicureranno, ma anche per lo spirito con cui lo hanno organizzato e si sono approcciati a questo compito – commenta il vescovo –. Si tratta, infatti, di scortare non solo un’opera d’arte di grande pregio, ma anche e soprattutto un’immagine sacra che significa moltissimo per la fede e la devozione dei grossetani. La affideremo alla Soprintendenza come si fa con le cose più care, perché ce la restituisca ancor più splendente e bella”. “Non sappiamo – precisa don Cencioni – quanto tempo sarà necessario per portare a termine l’intervento conservativo. Le muffe, in molti casi quasi impercettibili ad occhio nudo, hanno aggredito un po’ tutto il dipinto, dunque sarà necessario un intervento puntuale e, al contempo, delicato”.

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