Cinema: Franceschini (min. Cultura), “sta finendo traversata deserto, investire sul settore è una grande operazione industriale”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Per molto tempo si è temuto che ci fosse il declino sia delle sale che del cinema italiano. Ora possiamo dire con convinzione che ci aspetta un tempo di crescita e nuovi grandi successi”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel suo intervento al Quirinale nel corso della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2021 che si è svolta al Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Spero che questa traversata nel deserto stia finendo. È iniziato un percorso che ci porterà all’uscita”, ha spiegato il ministro che ha poi ricordato che “il governo ha sostenuto convintamente il mondo del cinema che ha vissuto mesi difficili e complicati”. “Il Fondo dedicato nel 2020 è stato aumentato a 510 milioni di euro, cifra ulteriormente incrementata nella legge di bilancio 2021, che ha portato il fondo a 640 milioni di euro annui a decorrere”, ha precisato Franceschini, secondo cui “questo ha permesso di stabilizzare l’incremento al 40% della quota di tax credit per la produzione e la distribuzione. Per fronteggiare gli effetti della pandemia, il governo ha destinato 225 milioni di euro in favore del cinema, con contributi a fondo perduto agli esercenti e ai distributori. E 125 milioni di euro per il Fondo emergenza cinema e audiovisivo”. “Investire in cultura e nella filiera del cinema e dell’audiovisivo – la convinzione del ministro – non è soltanto un’operazione socialmente e culturalmente importante: è una grande operazione industriale, una delle più grandi operazioni industriali che produrranno effetti nei prossimi anni per l’intero Paese”.

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