Giornata internazionale sport: Sport Senza Frontiere, “strumento eccezionale in tempo di crisi”

Riaffermare il ruolo dello sport nella ripresa della società dalla pandemia, favorire uguaglianza, solidarietà, spirito di squadra e incoraggiare stili di vita sani attraverso l’attività fisica e la promozione di un benessere emotivo: sono questi i temi intorno ai quali ruota l’edizione 2021 della Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace che si celebra ogni anno il 6 aprile, in memoria della data di inizio dei primi Giochi Olimpici di Atene del 1896. Sport Senza Frontiere (Ssf), onlus che da anni segue oltre 400 bambini a rischio esclusione in diverse città italiane, vuole essere in prima fila nella battaglia per il ritorno alla normalità attraverso lo sport. “Lo sport e l’attività fisica – dichiara Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere – sono uno strumento eccezionale in tempi di crisi, limitano le ansie e migliorano il benessere fisico e psichico. Noi di Sport Senza Frontiere lo sperimentiamo da un decennio grazie al nostro lavoro di accompagnamento di bambine e bambini in situazioni emergenziali”. L’onlus sostiene ragazzi in situazioni di disagio socio-economico attraverso lo sport, ma negli anni ha ampliato il suo raggio di azione organizzando campi estivi per bambini e ragazzi di zone colpite dai terremoti dell’Italia centrale o occupandosi di infanzia proveniente da contesti di guerra o di disastri ambientali. “Sappiamo bene quanto lo sport in situazioni di post- emergenze, sia uno strumento efficace nell’accompagnamento e per la ripresa singola e delle comunità – aggiunge Tappa -. Il Covid-19 ha colpito duramente tutto il nostro Paese dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Alcuni settori della nostra società, però, hanno sentito maggiormente il peso di questo anno terribile. Abbiamo scelto di stargli accanto con una lunga serie di progetti e interventi, e siamo sempre più convinti di quanto lo sport, la possibilità che offre Ssf di creare una community, siano strumenti di grande impatto nel ridurre la vulnerabilità dei più deprivati”.

Nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e in totale sicurezza, Sport Senza Frontiere ha costantemente mantenuto un contatto aperto con gli oltre 400 bambini e le rispettive famiglie di Roma, Milano, Napoli, Bergamo, Torino e Trento che segue da anni. Per tutti questi 12 mesi, sono stati distribuiti un migliaio di pacchi alimentari, generi di prima necessità, materiale didattico e consegnati 105 tablet oltre che centinaia di connessioni internet. Tantissimi bambini sono stati aiutati nello svolgimento dei compiti e altrettanti, tra bambini e genitori, hanno usufruito di sostegno psicologico. “Ora che cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel – spiega Tappa – vogliamo mettere a disposizione tutte le nostre competenze di vicinanza a contesti in difficoltà per favorire la ripresa e sostenere i ragazzi verso una maggiore serenità. Abbiamo programmato campi estivi, laboratori di sport e didattici, i week end della natura. Dal prossimo mese partirà una serie di attività mirate nelle città in cui siamo presenti, rivolte non solo ai bambini di cui ci occupiamo. Abbiamo tenuto duro un anno, ora ripartiamo con loro e con tanti ragazzi provati immaginando un futuro migliore per loro e per noi”.

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