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Lotta al cancro: Comitato economico e sociale Ue, con la pandemia rischio “tsunami di tumori”. Ritardi in diagnosi e cure. Agire in fretta

Il piano europeo per la lotta al cancro deve “essere implementato con urgenza e correttamente”. La pandemia sta mettendo a dura prova l’individuazione e la cura dei tumori, ma l’Europa potrebbe trovarsi ad affrontare uno “tsunami di tumori” nei prossimi anni. L’allarme arriva oggi dal Comitato economico e sociale europeo che nei giorni scorsi ha dedicato un incontro all’analisi del piano Ue lanciato nel febbraio scorso. Si prevede che il cancro diventi la principale causa di mortalità in Europa nel giro di meno di 15 anni e il piano Ue – Europe’s Beating Cancer Plan – è “un’enorme opportunità per invertire la tendenza” di una malattia che nel 2020 ha causato circa 1,3 milioni di decessi in Europa, riferisce la nota Cese. Ambizioso e dalle grandi potenzialità il piano europeo, innovativo nel suo approccio. Ma “i massicci ritardi nella diagnosi e nel trattamento del cancro riducono le possibilità di guarigione”. È quindi necessario “affrontare efficacemente” le interferenze legate al Covid: “Un mancato intervento creerà un effetto valanga, portando all’accumulo di problemi che potrebbero sfuggire di mano in pochissimo tempo”. Il Cese evidenzia anche alcune criticità nel piano: per esempio “il fatto che si basi su moderne tecnologie di screening e trattamento fa sorgere preoccupazioni per le disparità infrastrutturali regionali”; è fondamentale lavorare per “garantire la parità di accesso a tutti i gruppi della società, indipendentemente dal loro status sociale ed economico o dalla loro vulnerabilità”.

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