San Benedetto: dom Ogliari (abate Montecassino), “seguire la via della coesione comunitaria corresponsabile, creativa e solidale”

“Anche san Benedetto, nella sua Regola, ci addita la via della coesione comunitaria corresponsabile, creativa e solidale come la via privilegiata non solo per andare incontro alle sofferenze del nostro prossimo e alleviarle, ma anche per rendere più giusta e pacifica la convivenza nelle nostre comunità civili e religiose”. Lo ha detto l’abate di Montecassino, dom Donato Ogliari, nell’omelia della messa celebrata ieri, nel giorno del transito di san Benedetto, patrono d’Europa, nella basilica. Hanno partecipato autorità militari e civili della città di Cassino, oltre agli oblati dell’abbazia, ai religiosi e a diversi fedeli, in numero consentito dalle misure anticontagio del Covid-19. “Nessuno può sfuggire a questo compito, che non è solo cristiano, ma anche umano – ha aggiunto l’abate –. Nella logica dell’interdipendenza che ci caratterizza, anche a livello globale, il contributo di tutti e di ciascuno, anche se piccolo, è necessario, proprio come una goccia, per quanto piccola, è necessaria alla formazione degli oceani”.
Dom Ogliari ha ricordato in apertura che la Fiaccola benedettina “Pro pace et Europa una”, quest’anno – contrariamente al solito – non è stata portata in alcuna capitale europea. Tuttavia, il 18 marzo, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, ha raggiunto l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, “un luogo emblematico, in quanto, più di altri – durante la prima ondata pandemica – ha pagato un pesante tributo di dolore e di morte”.
Al termine della celebrazione, il Comitato di Cassino della Croce Rossa ha chiesto all’abate di benedire una nuova ambulanza.

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