Papa Francesco: ai filippini, “un cristianesimo senza memoria è un’enciclopedia”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Quando vi capita di sentirvi stanchi e sfiduciati, abbattuti per qualche prova o insuccesso – capita a tutti, questo –  guardate indietro alla vostra storia, non per fuggire in un passato ‘ideale’, bensì per ritrovare lo slancio e l’emozione del ‘primo amore’”. È il consiglio del Papa alla comunità del Pontificio Collegio Filippino “de Nuestra Señora de la Paz y Buen Viaje”, ricevuta in udienza in occasione della ricorrenza dei 500 anni dall’evangelizzazione delle Filippine e dai 70 anni della fondazione del Collegio. “Fa bene ripercorrere i passaggi di Dio nella nostra vita, tutte le volte in cui il Signore ha incrociato la nostra strada, per correggere, incoraggiare, riprendere e rianimare”, ha assicurato Francesco: “Così abbiamo chiaro che il Signore non ci ha mai abbandonato, ci è sempre stato accanto in maniera ora più discreta, ora più evidente, anche nei momenti che ci sono sembrati più bui e più aridi”. “Pensiamo al passato, alla storia che ogni persona e ogni realtà portano con sé”, l’invito: “Andare indietro nel tempo, anche di secoli, come facciamo per la nascita della Chiesa nelle Filippine, è camminare con la memoria, calcando a ritroso le orme di coloro che ci hanno preceduti, per tornare alle origini della vostra fede con sentimenti di gratitudine e di stupore per quanto vi è stato donato”. “la memoria, quella memoria che è che è sempre alla base della vita quotidiana”, ha aggiunto a braccio: “non dimenticare, ricordare le radici.  Un cristianesimo senza memoria è una enciclopedia”. “Ciò vale per un intero popolo, ma anche per ogni singola persona”, ha proseguito il Papa: “ricordare i momenti belli e brutti, buoni e cattivi”. Lo sguardo al passato fa ricordare coloro ai quali siamo debitori del più grande dei doni. Per i sacerdoti è poi cara in modo particolare la memoria della scoperta della vocazione, del momento in cui si è detto il primo, convinto ‘sì’ alla chiamata di Dio, nonché del giorno dell’ordinazione”.

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