Censimento permanente: Istat, al via la terza edizione. Nel 2021 coinvolte quasi 2 milioni e mezzo di famiglie residenti in oltre 4.500 Comuni

Parte in questi giorni la terza edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. A darne notizia l’Istat, ricordando che lo “scopo del Censimento è il conteggio della popolazione italiana e delle sue caratteristiche socio-economiche e strutturali, che rappresenta la base informativa ufficiale pubblica e legale utilizzata nelle decisioni politiche e nei confronti internazionali. Il Censimento fornisce anche importanti informazioni sul patrimonio abitativo delle famiglie”.
Dal 2018 il Censimento generale, effettuato ogni 10 anni fino al 2011, è stato sostituito dal Censimento permanente realizzato attraverso una rilevazione a cadenza annuale su un campione di famiglie. Nel 2021 saranno coinvolte poco meno di 2 milioni e mezzo di famiglie (2.472.400) residenti in oltre 4.500 Comuni presenti su tutto il territorio nazionale. In particolare circa 1,7 milioni di famiglie parteciperà alla “rilevazione da lista”: in questi giorni riceveranno una lettera che le invita a compilare il questionario su piattaforma online. Circa 700mila altre famiglie, invece, saranno oggetto della “rilevazione areale”: verranno informate tramite locandina e lettera non nominativa presso gli indirizzi verificati. “In questo caso – viene spiegato – la compilazione del questionario avviene attraverso un’intervista faccia a faccia presso il proprio domicilio con un rilevatore, o mediante autocompilazione del questionario su un tablet fornito dallo stesso rilevatore presso il proprio domicilio. In alternativa si può effettuare l’intervista presso uno dei Centri comunali di rilevazione”.
“La data di riferimento del Censimento – spiega una nota – è il 3 ottobre 2021, ossia le risposte ai quesiti inseriti nel questionario devono essere riferite a questa data. I primi risultati saranno invece diffusi a dicembre 2022”. L’Istat ricorda che “la partecipazione al Censimento rappresenta un obbligo di legge e la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione”.

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