Bielorussia: Gariwo, appello per Poczobut e per tutti i dissidenti arrestati

Il giornalista Andrzej Poczobut è in una prigione di massima sicurezza da sei mesi. Affetto da una malattia cardiaca cronica, rischia 12 anni di carcere. Gariwo e Gazeta Wyborcza invitano società civile e comunità internazionale a non abbassare lo sguardo sui dissidenti bielorussi. Andrzej Poczobut è un giornalista e attivista dell’Unione dei polacchi in Bielorussia. Dalla fine di marzo è in carcere perché le autorità di Minsk lo accusano di “incitamento all’odio religioso ed etnico”. Insieme con lui sono in carcere la presidentessa dell’Unione dei polacchi Andżelika Borys e altri dissidenti. Secondo quanto riportano i siti di informazione polacchi, in carcere Poczobut sarebbe stato privato dei medicinali necessari a curare i suoi problemi cardiaci e a giugno il giornalista ha dovuto combattere un’infezione da Covid-19. In un comunicato la Fondazione Gariwo ha accolto l’appello di Adam Michnik – direttore e fondatore della Gazeta Wyborcza, il quotidiano polacco più importante, nato nel solco del “Solidarność” – per rilanciare anche in Italia la campagna promossa dal suo giornale affinché Poczobut e gli altri dissidenti bielorussi vengano rilasciati dal regime di Lukashenko. Per questo motivo Gariwo pubblica sul suo sito (gariwo.net) gli interventi di quattro grandi voci in difesa della libertà d’espressione in Bielorussia: oltre allo stesso Michnik, quelli della candidata alle ultime elezioni bielorusse Swiatłana Cichanouska, ora rifugiata in Lituania; di Vera Jourova, giurista ceca e vicepresidente della Commissione europea per le politiche sui valori e sulla trasparenza; e infine della scrittrice premio Nobel 2018 Olga Tokarczuk. Negli ultimi mesi il presidente Alexander Lukashenko ha infatti intensificato la repressione del suo regime su qualsiasi potenziale opposizione ordinando la chiusura di decine di Ong, sostenendo che sono gestite da entità straniere che fomentano la destabilizzazione del paese. Per Reporters sans frontières (Rsf), la Bielorussia è il paese più pericoloso d’Europa per i giornalisti e per l’Associazione bielorussa dei giornalisti (Baj) nell’ultimo anno quasi 500 giornalisti sono stati arrestati, 29 sono stati incarcerati e 70 hanno subito violenze documentate.

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