Rom: Ass. 21 luglio, “sempre meno in Italia, circa 20.000. Il 55% sono bambini. Sgomberi -26% in un anno”

Dai 28.000 del 2017 ai 25.000 del 2018, sino ad arrivare, nel 2019 a 20.000. Sono questi i numeri dei rom che vivono in Italia nelle baraccopoli formali e informali. Di essi il 63%, pari a 12.700 unità, vivono in 119 baraccopoli istituzionali in 68 Comuni. L’anno precedente gli insediamenti mappati erano stati 127 in 74 Comuni. In tali aree il 47% dei residenti negli insediamenti formali ha la nazionalità italiana; il 42% è originario dell’ex Jugoslavia, il resto sono cittadini comunitari. Il 55% ha meno di 18 anni. In calo gli sgomberi: sono stati 145 nel 2019, ossia il 26% in meno rispetto allo scorso anno. Sono i principali dati che emergono dal Rapporto annuale dell’Associazione 21 luglio – che sarà presentato oggi pomeriggio on line –  che fotografa la condizione delle comunità rom negli insediamenti formali e informali in Italia e a Roma.
Circa 7.300, tutti cittadini comunitari, sono i rom che vivono in insediamenti informali e censiti nel 2019. I più grandi sono concentrati nella Regione Campania e al loro interno l’aspettativa di vita è di 10 anni inferiore rispetto a quella della popolazione italiana. La “maglia nera” spetta alla Capitale: nei 6 “villaggi attrezzati” risultano vivere 2.600 persone, di cui 1.250 minori. Nei 10 “campi tollerati” vivono invece 880 persone, mentre 2.000 sono quelli censite nel 2019 dalla Prefettura nei 338 micro-insediamenti. Dal rapporto emerge un trend positivo verso il superamento degli insediamenti formali. Spiccano nel 2019 le esperienze di La Favorita (Palermo), via delle Bonifiche (Ferrara), via Madonna del Piano (Sesto Fiorentino), dove amministrazioni di opposte appartenenza politiche hanno trasferito famiglie dai cosiddetti “campi rom” in abitazioni convenzionali. Secondo le previsioni saranno almeno 11, nel 2020, gli insediamenti formali che verranno superati secondo i principi della “Strategia nazionale per l’inclusione dei rom”. La pratica degli sgomberi forzati, invece, “mai risolutiva, dispendiosa e lesiva dei diritti umani”, continua ad essere scelta dalle amministrazioni anche nel 2019, seppure in calo: dai 250 sgomberi del 2016, si è passati ai 230 del 2017, ai 195 del 2018 e ai 145 del 2019 con un calo, rispetto all’anno precedente, del 26%. Nel 2019 sono stati registrati 102 episodi di discorsi d’odio nei confronti dei rom, in media 2 a settimana (-18% rispetto al 2018).

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