Messa crismale: mons. Ambrosio (Piacenza), “la fede cristiana diventa autentica se la conversione è concreta e ci cambia realmente”

“La fede cristiana diventa autentica se la conversione è concreta e ci cambia realmente, dallo sguardo e dai pensieri ai comportamenti. Per questo la conversione è un processo che non finisce mai, ma va sempre rinnovata in quanto la fede si connota diversamente rispetto ai tempi della vita e delle esperienze, sia personali sia collettive”: lo ha detto, ieri, mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, nella Messa crismale, in cattedrale, “la prima celebrazione diocesana dopo il periodo di distanziamento”. “La fede diventa vitale se la conversione cambia il nostro cuore che ha bisogno di essere purificato per diventare capace di amare”, ha aggiunto.
“Credo che l’esperienza di questo tempo di distanziamento, di precarietà della vita, anche di impotenza dell’uomo così progredito nella scienza (la quale non sa proporre altro rimedio se non quello antico della chiusura nella caverna) – ha osservato il presule – abbia sollevato molti interrogativi in ciascuno di noi e sui nostri cammini in ogni ambito della vita. L’emergenza non è stata solo drammatica dal punto di vita sanitario, ma anche da altri punti di vista, tutti ugualmente importanti, anche se ha prevalso l’aspetto sanitario”.
Ora, “guardando avanti, mi sembra di poter dire con certezza che la cosiddetta ripresa non possa avvenire senza una fede vera, concreata, vitale, una fede senza compromessi che lascia da parte la corruzione della mondanità”, il pensiero del vescovo, secondo il quale “per la Chiesa tutta, e nella Chiesa per noi presbiteri, non si tratta di una semplice ripresa, pur necessaria, ma di un cammino che, sulle strade della vita, diventa nuovo perché fatto con altri occhi, con altre attese, con altra disposizione di spirito, riconoscendo che spesso, troppo spesso, siamo noi i discepoli ‘sciocchi e tardi di cuore’ (Lc 24,25-26), con attese sbagliate, con il cuore chiuso nell’incredulità”.
Alla vigilia della Pentecoste, che si celebra domenica, l’invito conclusivo di mons. Ambrosio è “quello di accogliere lo Spirito Santo e di lasciarci rigenerare da Lui, che è ‘Signore e dà la vita’”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo