Libri: “L’ecologia integrale dopo il coronavirus”, riflessione di mons. Toso (Faenza) per ripartire dopo la pandemia

“La rinascita, dopo le devastazioni provocate dal coronavirus, non potrà essere il tempo dei capitalismi rapaci, della tecnocrazia, imperniata su una crescita infinita e illimitata. Dovrà essere una fase in cui politici, scienziati, cittadini, si adopereranno a trovare soluzioni a favore del bene dei popoli anziché del mero profitto. Non sarà un tempo degli egoismi nazionali, delle divisioni, dei conflitti e delle guerre, dell’indifferenza nei confronti dei poveri, delle diseguaglianze, semmai un periodo in cui ridurre, se non condonare, il debito che grava sui bilanci degli Stati più poveri”. È la convinzione di mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, che emerge dall’ultimo suo volume “L’ecologia integrale dopo il coronavirus” (Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa).
Il titolo – spiega Giulio Donati, direttore del settimanale diocesano “Il Piccolo” – “potrà sembrare bizzarro o fuor di luogo”. “In realtà – prosegue – l’evento epocale, rappresentato dalla pandemia che il coronavirus ha provocato, ci sollecita, tramite la tragica eloquenza dei contagi e delle morti, a mobilitarci nel rafforzamento del movimento ecologico mondiale di cui ci ha parlato Papa Francesco nella sua enciclica Laudato sì’, già cinque anni fa”. “Ma non solo”, aggiunge: “Sprona, in particolare, a sancire un vero e proprio patto globale tra tutti i Paesi e le società civili del pianeta, unendoli in progetti comuni: di eliminazione delle cause strutturali della devastazione dell’ambiente; di educazione delle coscienze per salvaguardare le condizioni morali di un’autentica ecologia umana; di riforma delle politiche e delle istituzioni internazionali e sovranazionali”.
Se “il mondo dopo il coronavirus non sarà del tutto uguale a quello di prima”, “al fine di un rinascimento antropologico, etico, spirituale e culturale appare particolarmente attuale il patrimonio culturale e sociale rappresentato dalla Dottrina sociale della Chiesa, specie nella sua ultima coniugazione ecologica”. “Di qui – conclude Donati – è sorto il proposito di compattare il volume, con la viva speranza che esso possa di essere di aiuto per i suoi contenuti, il metodo di discernimento e la progettualità prospettata”.

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