Coronavirus Covid-19: mons. Pappalardo (Siracusa), “le privazioni motivo di sofferenza spirituale, ma no allo scoramento”

“Quanti sono in grado di poter ricominciare, lo facciano con vivo desiderio e rinnovato impegno!”. Lo afferma l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, che presiederà la Messa crismale domani, alle 18.30, in cattedrale, alla quale potrà partecipare una rappresentanza dei fedeli e i quattro vicari foranei in rappresentanza dei sacerdoti. Il presule, scrivendo alla comunità diocesana, ha ricordato come l’emergenza sanitaria abbia impedito di frequentare le chiese per prendere parte alla vita liturgica della comunità cristiana. “Abbiamo supplito a tale privazione collegandoci, mediante i moderni mezzi della comunicazione, alle celebrazioni presiedute dal Santo Padre o da altri ministri, trasmesse in via telematica: iniziativa lodevole ma certamente non esaustiva per la nostra vita cristiana che comporta la comunione con il Signore Gesù mediante la partecipazione effettiva ai Sacramenti della Chiesa”. Dopo la graduale ripresa della partecipazione alla vita liturgica, l’arcivescovo afferma che “l’Eucarestia domenicale qualifica la vita della Chiesa e di ogni singolo discepolo del Signore”. “Vale anche per noi quanto i Martiri di Abitene, all’inizio del quarto secolo, affermavano dinanzi ai persecutori: ‘Non possiamo vivere senza l’Eucarestia nel giorno del Signore’”. Infine, il pensiero alle “privazioni” a causa delle misure anti-contagio del Covid-19, “motivo di sofferenza spirituale”, che “non devono però lasciare tracce di scoramento nel nostro animo: se il Signore ha permesso tanto, certo non ci ha abbandonati; impariamo piuttosto ad apprezzare maggiormente i doni del Signore valorizzandoli al meglio per la nostra vita spirituale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo